Cuccaro Monferrato (Alessandria), 9 ott. (LaPresse) – “La discriminazione territoriale non esiste da noi, è la disciplinare che decide quello che vuol fare. Quello che vuol fare ogni federazione nazionale è un suo problema”. Così il presidente dell’Uefa Michel Platini, intervenuto a Cuccaro Monferrato per il premio Liedholm, ha parlato a proposito della controversia sorta in Italia in merito ai cori per ‘discriminazione territoriale’ che hanno portato alla chiusura di San Siro per la prossima gara tra Milan e Udinese. “Dobbiamo punire i giocatori o quelli che sono razzisti dentro le curve? – si chiede retoricamente l’ex giocatore della Juventus ai microfoni di Sky – C’è gente che dice dobbiamo togliere le curve, ma cosa facciamo, lasciamo il Milan giocare, diventare campione per un punto, poi c’è la disciplinare che dice alla fine ‘no togliamo 3 punti perche ci sono stati dei casi di razzismo’? Vuol dire che i tifosi diventano protagonisti facendoti vincere o perdere punti, a questo dico no – sottolinea Platini – Dobbiamo punire i tifosi, l’unica cosa da fare è non farli entrare nello stadio oppure chiuderne una parte”.
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