Buenos Aires (Argentina), 8 set. (LaPresse/AP) – “Penso che Tokyo abbia prevalso per l’eccellente qualità eccellente della sua candidatura”. Così il presidente uscente del Cio Jacques Rogge commenta l’assegnazione a Tokyo delle Olimpiadi del 2020. “L’esperienza delle precedenti candiature ha svolto un ruolo fondamentale e si è voluto andare sul sicuro”, ha ammesso il numero 1 dello sport mondiale in riferimento ai problemi di organizzazione di Rio 2016. “Avete descritto (la vostra candidatura, ndr) come un paio di mani sicure. Come un chirurgo, questa è stata la mia sensazione, anche se non ho votato”, ha aggiunto Rogge rivolto alla delegazione giapponese.

“Quando ho sentito la parola ‘Tokyo’ è stata una grande emozione. Sono rimasto molto colpito, sopraffatto”, ha detto invece il primo ministro del Giappone Shinzo Abe. “Una gioia più grande di quanto sono stato eletto (primo ministro, ndr). E’ stata una vittoria molto più emozionante di quella personale. Sono certo che il Cio ha dato una grande opportunità al Giappone e cominceremo a lavorare immediatamente”, ha aggiunto il primo ministro nipponico.

“Ancora una volta era una decisione tra due principi. Una candidatura più tradizionale e con un maggior senso di stabilità e un’altra candidatura basata sulla novità e che puntava sull’approdo verso nuovi lidi”, ha aggiunto il vice presidente del Cio Thomas Bach. “Lo abbiamo visto già in passato con altre diverse candidature. Questa volta i membri del Cio, in una situazione del Mondo così fragile, hanno deciso in favore della tradizione e della stabilità”, ha aggiunto il candidato tedesco alla presidenza del Comitato olimpico internazionale.

Grande delusione nella delegazione spagnola e in tutto il mondo dello sport iberico. “Mi dispiace non poter condividere l’entusiasmo che avevamo. Come nello sport, questo può solo darci più motivazione per tornare sui nostri passi e continuare il nostro percorso”, ha detto il principe eriditario Felipe di Spagna. “Un progetto di queste dimensioni ha mobilitato e unito gli spagnoli. È un’eredità che dobbiamo mantenere forte”, ha aggiunto.

“È molto difficile e logorante”. Impegnato a New York nella semifinale degli Us Open, Rafa Nadal non ha fatto mancare il suo commento deluso alla clamorosa sconfitta di Madrid nella campagna per l’organizzazione dei Giochi 2020. “Molte persone hanno lavorato duramente per avere questa chance e credo che la meritassero. Questa volta è più difficile da accettare – prosegue il campione maiorchino alla stampa iberica – perché eravamo tutti convinti di avere buone possibilità”. Nadal considera “ingiusta” l’eliminazione di Madrid alla prima votazione. “È un giorno triste – ammette – ma noi non dobbiamo drammatizzare. Ora ci sono due strade: continuare o dire Ok, ci prendiamo una pausa, ci riposiamo un po’ e tra qualche anno riproviamo”.

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