Roma, 22 lug. (LaPresse) – Il collegio arbitrale ha stabilito che la Lazio non ha praticato mobbing nei confronti di Mauro Zarate respingendo il ricorso presentato dall’attaccante. “Hanno condannato il giocatore al pagamento delle spese di 10mila euro; Zarate, che pensava di potersi sciogliere, non si è sciolto e quindi deve tornare alla Lazio”, spiega il legale del club biancoceleste Gian Michele Gentile ai microfoni di ‘Lalaziosiamonoi’. “Vediamo se torna”, aggiunge. Zarate aveva chiesto la risoluzione del contratto mobbing, facendo riferimento all’articolo 14 del regolamento della Fifa. Nel frattempo, Zarate, ancora sotto contratto con i capitolini, aveva raggiunto un accordo con il Velez.

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