Roma, 8 lug. (LaPresse) – “Ci saranno due presidenti quello politico ovvero il sottoscritto, e quello tecnico ovvero Simone Pianigiani”. Parole chiare quelle con cui il numero uno della Fip, Giovanni Petrucci, ha raccontato in conferenza stampa al Grand Hotel Parco dei Principi di Roma spiegando il nuovo ruolo affidato al commissario tecnico dell’Italia, Simone Pianigiani. L’allenatore nativo di Siena ha siglato un nuovo accordo con la Fip valido fino al 30 settembre 2016. Pianigiani, per mutuare un termine calcistico, avrà un incarico ‘alla Sir Alex Ferguson’. Non solo commissario tecnico, ruolo che svolgerà a tempo pieno, ma anche responsabile unico degli indirizzi tecnici e sportivi dell’intera Federazione e della loro conseguente programmazione. La sua sfera di attività quindi si allargherà coinvolgendo ed interagendo con i vari settori della federazione dal giovanile al femminile passando per incontri con il settore arbitrale e quello degli allenatori, dove potrà dettare le linee guida della formazione dei tecnici occupandosi di programmazione, progettazione e coordinamento didattico.
“Pianigiani è un tecnico vincente in cui credo molto – ha aggiunto Petrucci – il merito della sua scelta è di Dino Meneghin ed io l’ho amato dal primo momento. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere nel nostro Paese a livello di club e cercherà di fare lo stesso anche con la nazionale”. Il presidente federale vuole tornare ai tempi della nazionale di Cesare Rubini prima e Sandro Gamba poi ed ha individuato in Pianigiani l’uomo giusto con cui intraprendere questo cammino: “Sarà il ‘dominus’ di tutte le scelte anche a livello organizzativo – ha infatti spiegato Petrucci – Presumo che siamo la prima federazione a fare questo rafforzando questa autonomia”. Una scelta che il presidente della Federbasket difende a spada tratta anche davanti ai mugugni alcuni sullo stipendio di Pianigiani (si parla di 800 mila euro lordi annui, ndr). “Tutti i contratti che si fanno su questa terra sono frutto della legge della domanda e dell’offerta – ha argomentato – Io non dico le cifre dico che gli allenatori bravi hanno un certo peso e credo che Pianigiani debba avere il giusto riconoscimento anche economico”. “La cifra non è fuori la portata della federazione – ha ribadito con forza Petrucci – abbiamo un bilancio sano, poi chi parla seguiti a parlare”.
Ovviamente entusiasta Simone Pianigiani: “E’ bello quando le persone che ti vedono lavorare ti chiedono di rimanere anche con delle responsabilità in più – ha detto – non sono il ‘dominus’ di nulla ma sono convinto che in questa fase della mia carriera sia una compito molto stimolante perché, oltre a quella della palestra, ci sono mille altre sfaccettature. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto”. Rimanendo in tema nazionale maggiore il prossimo impegno del Ct saranno gli Europei di inizio settembre in Slovenia: “Più che un passo in avanti dobbiamo fare un salto – ha detto a riguardo Pianigiani – l’entusiasmo dell’estate scorsa deve darci voglia di provarci”. Nel girone dell’Italia infatti ci sono 3 corazzate (Russia, Turchia e Grecia, ndr) che puntano al titolo ma “se riusciamo a passare il girone dopo possiamo giocarcela con tutte”. Una grande iniezione di fiducia arriverebbe sicuramente dall’inserimento nel gruppo di Marco Belinelli, ormai certo di essere un futuro giocatore dei San Antonio Spurs. “In settimana ci parleremo l’ultima volta e ci dirà la sua situazione – ha concluso Pianigiani – Se c’è ottimismo? Non è giusto parlarne ora. Quello che posso dire è che lui ci ha detto che nel gruppo si è sempre trovato bene e che ci terrebbe ad esserci. Nel caso fosse tutto a posto con il contratto Nba non vedo motivi ostativi della sua presenza. Noi come voi lo sapremo a giorni”.
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