Salvador (Brasile), 29 giu. (LaPresse) – “La formazione? Siamo in difficoltà, non abbiamo ancora recuperato e ci sono giocatori che dobbiamo testare in allenamento per capire se sono disponibili. Possiamo avere delle idee, ma sui nomi diventa diffcile”. Lo ha detto Cesare Prandelli nel corso della conferenza stampa alla vigilia della finale 3-4 posto della Confederations Cup contro l’Uruguay. “E’ una partita che può aggiungere continuità nella filosofia del gioco, esperienza, affrontando una squadra che sotto l’aspetto caratteriale e del temperameno non è seconda a nessuna. E’ un test importante, con motivazioni in più per quei ragazzi che hanno trovato poco spazio per farsi vedere”, ha aggiunto il ct azzurro.

“El Shaarawy? Abbiamo parlato con lui a Coverciano, dal punto di vista fisico non stava male ma è arrivato svuotato dopo una stagione così”. Così Prandelli a proposito del difficile momento di El Shaarawy. Parlando in conferenza stampa alla vigilia della finale terzo-quarto posto di Confederations Cup, il ct azzurro ha aggiunto: “Per riproporsi ha bisogno di trovare carattere, ma questa è una esperienza che gli ha fatto bene, riprendere e ricaricarsi in pcoo tempo non è facile. Se domani giocher? Deve essere pronto e poi valuteremo all’ultimo secondo la strategia di gioco”.

Tra i giocatori ancora in dubbio c’è anche Chiellini. Nonostante le fatiche per la semifinale contro la Spagna finita ai rigori, Prandelli tiene molto alla gara di domani: “Noi vogliamo prepararci bene, abbiamo avuto poco tempo ma dobbiamo trovare la forza per lavorare da questo punto di vista. Poi se vogliamo dire che in una manifestazione di otto squadre il 3-4 posto dovrebbe essere rivisto. Ma la gara c’è e vogliamo farla nel migliore dei modi possibile e non accampare scuse”. Ma per il ct è anche giunto il momento per un primo bilancio di questa avventura: “Le prestazioni aiutano a crescere, conosciamo la nostra strada. Non dobbiamo rivedere tutto, dobbiamo essere convinti di quello che stiamo facendo. La nostra sicurezza è solo attraverso la prestazioni, essere forti di più nel crederci. C’è l’orgoglio di aver disputato un impegno così importante molto bene”.

Tornando alla sconfitta contro la Spagna, Prandelli ricorda: “Abbiamo adottato un sistema non propriamente a tre in difesa, loro non davano riferimenti e la bravura è stata l’aver utilizzato il poco tempo a disposizione per capire cosa fare”. Infine sugli avversari di domani, la Celeste, Prandelli mostra grande rispetto e consapevolezza delle difficoltà: “L’Uruguay è una squadra che stimiamo e ammiriamo molto, ho allenato giocatori uruguagi e so cosa provano quando giocano con la nazionale. Si adattano a ogni tipo di avversario e hanno una potenzialità offensiva straordinaria. Hanno tre attaccanti che non danno riferimenti, sono temibili perchè sanno difendere ma anche contrattaccare con 3-4 giocatori. Sarà la partita più difficile in assoluto sotto l’aspetto tattico. Contro la Spagna avevo tutti a disposizione, ora faccio fatica a mettere insieme un reparto”.

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