Rio de Janeiro (Brasile), 29 giu. (LaPresse/AP) – “Siamo pronti per affrontare il Brasile”. Così Vicente Del Bosque alla vigilia della finale della Confederations Cup tra la sua Spagna e il Brasile. Di fronte ai 70mila del Maracana i campioni del Mondo e d’Europa in carica troveranno un ambiente caldissimo: “Loro hanno vinto cinque volte la Coppa del Mondo e tre Confederations Cup, potranno giocare al Maracana davanti ai propri tifosi. Per noi è una partita da sogno”. Il Brasile ha vinto la sua ultima Coppa del Mondo nel 2002, recentemente è la Spagna la squadra dominante a livello internazionale.
La Seleçao è stata eliminata nei quarti di finale nelle ultime due edizioni dei Mondiali e l’ultimo titolo importante vinto è la Confederations Cup 2009 in Sudafrica. A vantaggio dei verdeoro domani, il fatto di aver goduto di un giorno di riposo in più rispetto agli avversari che hanno anche dovuto giocare supplementari e rigori nella semifinale contro l’Italia. Del Bosque ha detto però che non la fatica non può essere una scusa e lo stesso Scolari ha minimizzato il problema. “Hanno fatto riposare tutti i titolari contro Tahiti, quindi di fatto è come se avessero giocato una gara in meno”, ha dichiarato il ct carioca.
Sul fronte brasiliano, oggi hanno parlato due veterani. “Loro sono i campioni del Mondo in carica, possiamo solo ammirarli”, ha detto il capitano Thiago Silva nella conferenza stampa alla vigilia della finale di Confederations Cup contro la Spagna. Il difensore ex Milan ora al PSG, però, aggiunge: “In una finale tutto può succedere e sono certo che il Brasile sarà praparatissimo per questa gara”. La Spagna è imbattuta da 26 partite, l’ultima sconfitta risale al 2011 a Londra contro l’Inghilterra. “Non c’è dubbio che sarà una partita difficile, ma c’è grande rispetto reciproco tra queste due nazionali”, ha aggiunto il terzino carioca Daniel Alves.
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