Katmandu (Nepal), 29 apr. (LaPresse/AP) – Zuffa ad alta quota in Nepal fra un gruppo di Sherpa e tre alpinisti che si apprestavano a scalare l’Everest, fra cui l’italiano Simone Moro. Gli altri due alpinisti coinvolti sono lo svizzero Ueli Steck e il britannico Jon Griffith. Della violenta lite riferisce Dipendra Poudel del dipartimento nepalese per la Montagna, spiegando che risale a sabato 27 aprile e che le autorità locali hanno già avviato un’indagine. Le due parti si accusano reciprocamente di avere cominciato lo scontro, che secondo quanto riporta il sito montagna.tv sarebbe andato avanti per circa un’ora a colpi di sassi e coltelli.

Moro, contattato da montagna.tv, si dice sconvolto dalla vicenda. Secondo la sua versione dei fatti, il gruppo avrebbe subìto una vera e propria aggressione e la discussione sarebbe stata avviata senza un vero motivo da parte degli Sherpa, che avrebbero ingiustamente accusato i tre di avere interferito con il loro lavoro. I fatti sono avvenuti quando il gruppo si spostava dal campo 2 per raggiungere il campo 3 basso, a circa 7200 metri, dove avevano la tenda, sulla parete ovest del Lhotse. Sempre secondo quanto riferisce il sito, Moro sarebbe riuscito a schivare una coltellata, andata poi a colpire lo zaino. Steck sarebbe invece stato colpito sulla bocca da un sasso e sarebbe volato via dal campo base. E’ possibile che decida di lasciare la spedizione e rientrare a casa.

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