Roma, 31 mar. (LaPresse) – “Mi sembra giusto rinunciare alla mia indennità di presidente del Coni” e “ho deciso di versare il mio appannaggio economico ad associazioni sportive, a società impegnate nel sociale. La prima a beneficiarne sarà quella di Maddaloni a Scampia”. Giovanni Malagò, presidente del Coni, spiega così al Corriere della Sera la decisione di rinunciare al suo compenso annuo, che supera di poco i 90mila euro. La questione, puntualizza “è semplice: i presidenti federali non ricevono alcuna indennità, se non un gettone per i loro consigli e le loro riunioni operative, e lavorano a tempo pieno in condizioni difficili. Sarebbe un’ipocrisia se io, in quanto presidente del Coni, dovessi invece prendere uno stipendio”.

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