Roma, 30 mar. (LaPresse) – La Lazio batte il Catania e riprende la corsa verso la zona Champions: grazie all’autorete di Legrottaglie e al rigore di Candreva, la squadra di Petkovic rimonta l’iniziale vantaggio etneo siglato da Izco. Si ferma invece la corsa della Fiorentina, battuta sul campo del Cagliari 2-1: è Pinilla a trascinare i sardi con una doppietta nel primo tempo, ai viola non basta la rete di Cuadrado nella ripresa. Male anche la Roma, sconfitta 2-0 a Palermo sotto i colpi di Ilicic e Miccoli. In chiave salvezza, passo probabilmente decisivo per il Parma, che batte 3-0 il Pescara con i gol di Benalouane, Paletta e Amauri. Abruzzesi ormai con un passo e mezzo in Serie B. Finisce invece 2-2 lo scontro salvezza tra Genoa e Siena. Reti inviolate in Atalanta-Sampdoria e Udinese-Bologna, con i friulani che sprecano un rigore con Di Natale. Alle 18 è in programma Chievo-Milan.

I risultati della 30/a giornata di Serie A: Atalanta-Sampdoria 0-0, Cagliari-Fiorentina 2-1, Genoa-Siena 2-2, Inter-Juventus 1-2, Lazio-Catania 2-1, Palermo-Roma 2-0, Parma-Pescara 3-0, Udinese-Bologna 0-0. Chievo-Milan (18.30); Torino-Napoli (21.00).

Classifica: Juventus 68 punti, Napoli 56, Milan 54, Fiorentina 51, Lazio 50, Inter 47, Roma 47, Catania 45, Udinese 42, Parma 38, Cagliari 38, Sampdoria 36 (-1), Bologna 36, Chievo 35, Torino 35 (-1), Atalanta 34 (-2), Genoa 27, Siena 26 (-6), Palermo 24, Pescara 21.

* Inter, Sampdoria, Milan, Chievo, Torino e Napoli una gara in meno.

LAZIO – CATANIA 2-1

(LaPresse/Italia Media) – La Lazio interrompe il digiuno e supera l’esame d’Europa proposto dal sorprendente Catania. I biancocelesti archiviano la striscia negativa di 3 sconfitte potendo così guardare con più ottimismo all’impegno di Europa League contro il Fenerbahce e al derby di lunedì prossimo contro la Roma. Un ottimismo che va bilanciato però con le difficoltà sofferte dalla squadra di Petkovic contro gli etnei. Finita sotto a inizio ripresa, dopo la zampata beffarda di Izco, la Lazio è riemersa dalle sabbie mobili con un micidiale uno-due nello spazio di 3′. L’autorete di Legrottaglie, indotto all’errore dalla presenza minacciosa di Kozak, riapre l’incontro e poco dopo arriva il colpo del ko col rigore di Candreva, concesso per fallo di Bellusci su un incontenibile Ederson. Il primo tempo regala poche emozioni. La squadra di Maran resta in ombra e i biancocelesti creano ma non concludono, rimpiangendo le occasioni di Saha, fuori a porta vuota, e Cana, Andujar devia sulla traversa. Poi una ripresa spumeggiante che i biancocelesti chiudono col sorriso e che per il Catania ha il sapore amaro della beffa.

Marcatori: Izco 5′ st. (C), 33′ st. Legrottaglie aut. (C), 36′ st. Candreva rig. (L).

LAZIO: Marchetti, Gonzalez, Cana, Biava, Radu, Ledesma, Candreva, Onazi (Ederson 19′ s.t.), Hernanes (Klose 30′ s.t.), Lulic, Saha (Kozak 19′ s.t.). A disposizione: Bizzarri, Strakosha, Mauri, Pereirinha, Rozzi, Stankevicius. All. Petkovic.

CATANIA: Andujar, Alvarez, Legrottaglie, Bellusci, Marchese, Izco, Lodi, Lodi, Biagianti (Doukara 41′ s.t.), Barrientos, Bergessio, Gomez (Castro 32′ s.t.). A disposizione: Frison, Terracciano, Rolin, Augustyn, Keko, Ricchiuti, Salifu, Cani. All. Maran.

Arbitro: Massa di Imperia.

Ammoniti: Marchese (C), Ledesma (L), Lodi (C), Barrientos (C), Marchetti (L).

PALERMO – ROMA 2-0

(LaPresse/Italia Media) – Il Palermo che non t’aspetti rovina la festa dei 20 anni in A a Totti, batte la Roma e torna a sorridere in casa. Un successo che mancava dal 24 novembre scorso, 3-1 al Catania, e che ridà ossigeno e un pizzico di speranza a una squadra che sembrava condannata alla B: demerito anche della Roma, che interrompe la striscia di 5 risultati utili consecutivi con una prova incolore ed un atteggiamento tattico suicida cui invano nella ripresa prova a mettere una pezza Andreazzoli. Succede tutto o quasi in un primo tempo a senso unico: due pali, Miccoli prima e Kurtic poi, e due gol che stendono i giallorossi. Ci pensa prima Ilicic che al 21′ va via in contropiede trovando praterie inattese su assist di Miccoli con lo sloveno che ha il tempo di stoppare e far secco Stekelenburg e completa l’opera il “gemello” Miccoli al 35′. Ilicic restituisce il favore al capitano che irride Burdisso e mette in ghiaccio il risultato. Il secondo tempo si ricorda solo per altri gol falliti dalla Roma in particolare con Osvaldo che, entrato nella ripresa, si conferma in un periodo buio.

Marcatori: Ilicic (P) al 21′, Miccoli (P) al 35′ pt.

Palermo: Sorrentino; Munoz, Aronica, Von Bergen; Morganella, Donati, Kurtic, Barreto (Faurlin 35′ st), Dossena (Garcia 15′ st); Ilicic; Miccoli (Dybala 7′ st). A disp: Benussi, Brichetto, Nelson, Rios, Viola, Formica, Malele, Fabbrini, Boselli. All: Sannino.

Roma: Stekelenburg; Piris (Torosidis 28′ st), Burdisso, Castàn; Lamela, De Rossi, Tachtsidis (Pjanic 1′ st), Marquinho; Perrotta (Osvaldo 1’st), Florenzi; Totti. A disp: Lobont, Goicoechea, Romagnoli, Dodò, Lucca, Balzaretti, Taddei, Bradley, Destro. All: Andreazzoli.

Arbitro: Calvarese di Teramo.

Note: ammoniti Munoz (P), Piris (R), Osvaldo (R), recupero 1′ pt e 5′ st.

(LaPresse/Italia Media) – Il tabellino di Atalanta-Sampdoria 0-0.

ATALANTA-SAMPDORIA 0-0

(LaPresse/Italia Media) – Finisce a reti bianche il match tra Atalanta e Sampdoria. Una sfida priva di grandi emozioni, nella quale i due undici hanno pensato soprattutto a non perdere. Nel primo tempo è l’Atalanta a fare la partita. I bergamaschi imprimono un buon ritmo sulla gara, con la Samp che subisce l’intraprendenza dei padroni di casa, che all’8′ vanno subito vicinissimi al vantaggio con Bonaventura, la cui conclusione a botta sicura è respinta da Berardi. L’Atalanta spinge, mentre i blucerchiati si difendono con ordine, ma devono ringraziare Romero che al 40′ si supera deviando un gran colpo di testa di Denis. Nella ripresa la squadra di Colantuono rallenta, ed esce la Samp, anche se le emozioni latitano. Al 35′ l’arbitro Romeo decide per il secondo giallo a Lucchini, che lascia l’Atalanta in dieci uomini. Negli ultimi minuti i bergamaschi si coprono, mentre gli uomini di Delio Rossi provano a insidiare la porta difesa da Consigli, senza però riuscire a creare vere occasioni da rete.

ATALANTA: Consigli, Canini, Stendardo, Lucchini, Del Grosso (Brivio 23′ s.t.), Raimondi, Cigarini, Biondini, Bonaventura (Contini 37′ s.t.), Moralez (Brienza 14′ s.t.), Denis. A disposizione: Frezzolini, Scaloni, Cazzola, Carmona, Radovanovic, Giorgi, Troisi, De Luca, Parra. All. Colantuono.

SAMPDORIA: Romero, Mustafi, Palombo, Gastaldello, De Silvestri, Poli, Krsticic, Obiang Avomo, Berardi (Estigarribia 44′ s.t.), Eder (Sansone 27′ s.t.), Icardi. A disposizione: Da Costa, Berni, Renan, Rossini, Maresca, Castellini, Rodriguez, Munari, Soriano, Maxi Lopez. All. Rossi.

Arbitro: Romeo di Verona.

Note: Ammoniti: Consigli (A), Lucchini (A), Krsticic (S), Eder (S), Icardi (S). Espulsi: Lucchini (A) al 35′ s.t.

PARMA – PESCARA 3-0

(LaPresse/Italia Media) – Allo stadio Tardini, il Parma supera in scioltezza il Pescara su di un campo ai limiti della praticabilità, data la forte pioggia caduta sia prima che durante il match. Ad aprire le marcature ci pensa il difensore tunisino Benalouane, alla sua prima rete italiana, che lasciato indisturbato in area abruzzese segna di testa, capitalizzando al meglio un corner del greco Ninis. Nella ripresa un altro corner di Ninis viene raccolto in area ospite da Paletta, al suo primo gol stagionale, che con un sinistro al volo radente in area batte l’incolpevole Pelizzoli. Poco dopo arriva il gioiello di Amauri che, dal limite dell’area abruzzese spalle alla porta stoppa di petto per poi esibirsi in una rovesciata che indirizza la sfera all’incrocio, alla sinistra di Pelizzoli. Per Amauri è il decimo gol in campionato. Il triplice fischio dell’arbitro Di Bello, esordiente in Serie A, consegna al Parma tre punti che avvicinano la salvezza, mentre il Pescara diventa in solitaria ultimo in classifica.

Marcatori: Benalouane (Pa) al 18 p.t., Paletta (Pa) al 6′ s.t., Amauri (Pa) al 20′ s.t.

PARMA: Mirante, Benalouane (Santacroce al 23′ s.t.), Paletta, Lucarelli, Gobbi, Parolo, Marchionni, Ninis, Biabiany (Boniperti al 39′ s.t.), Amauri (Cerri al 31′ s.t.), Sansone. A disposizione: Pavarini, Bajza, Ampuero, Morrone, Galloppa, Belfodil, Strasser, Rosi. All: Donadoni.

PESCARA: Pelizzoli, Zauri, Kroldrup, Bianchi Arce, Bocchetti, Cascione, D’Agostino, Bjarnason (Celik al 12′ s.t.), Caprari (Di Francesco al 41′ s.t.), Abbruscato (Sforzini al 19′ s.t.), Sculli. A disposizione: Perin, Zanon, Modesto, Togli, Blasi, Caraglio, Quintero. All: Bucchi.

Arbitro: Di Bello di Brindisi.

Note: Ammoniti: Ninis (Pa), Celik (Pe).

UDINESE – BOLOGNA 0-0

(LaPresse/Italia Media) – “Abbiamo comandato la partita e, per lunghi tratti, l’abbiamo dominata. Abbiamo trovato sulla nostra strada un portiere insuperabile e due pali”. Così Francesco Guidolin commenta il pareggio dell’Udinese in casa del Bologna. “Come già successo a Catania mi è piaciuta la prestazione della squadra che ha raccolto meno di quanto meritava. Una vittoria avrebbe cambiato la classifica – prosegue il tecnico friulano – e ci avrebbe permesso di agganciare il trenino che corre verso l’Europa. Abbiamo preso a pallate, o quasi, i nostri avversari, ma non è bastato”. Sul rigore fallito da Di Natale, Guidolin assolve il suo capitano: “Totò è un eroe. E’ troppo facile applaudire un giocatore che fa gol tutte le domeniche. A Udine dovrebbero fargli un monumento. Al di là del rigore fallito l’ho visto muoversi bene, cosa non semplice su un campo così pesante”. Infine a Guidolin viene chiesto cosa pensa del nuovo Stadio Friuli. “E’ un’altra vittoria di questa società e di Gianpaolo Pozzo. Mi piacerebbe vederlo subito, ma comunque è una certezza: anche l’Udinese, dopo la Juventus, avrà lo stadio di proprietà”, conclude Guidolin.

Udinese: Brkic, Benatia, Danilo, Domizzi, Basta, Allan, Lazzari (Merkel 33′ s.t.), Gabriel Silva (Pasquale 27′ s.t.), Pereyra, Maicosuel (Muriel 15′ s.t.) , Di Natale. A disp. Padelli, Zielinski, Angella, Heurtaux, Faraoni, Badu, Rodriguez, Campos Toro, Ranegie. All. Guidolin.

Bologna: Curci, Motta, Antonsson, Cherubin, Morleo, Kone, Pazienza (Khrin 10′ s.t.), Taider, Christodoupolos (Guarente 24′ s.t.), Gabbiadini (Pasquato 36′ s.t.), Gilardino. A disp. Agliardi, Lombardi, Sorensen, Naldo, De Carvalho, Garics, Abero, Pulzetti, Moscardelli. All. Pioli.

Arbitro: Giacomelli di Trieste.

Note: Ammoniti Konè (B), Pazienza (B), Christodoupolos (B), Antonsson (B).

Al 21′ st Curci (B) para un rigore a Di Natale (U).

GENOA-SIENA 2-2

(LaPresse/Italia Media) – Genoa e Siena devono accontentarsi di un punto per parte nello scontro salvezza della 30/a giornata, al termine di una gara combattuta e ricca di colpi di scena. Primo tempo di marca rossoblù con i liguri che passano subito in vantaggio grazie al calcio di punizione di Marco Borriello che, (complice la deviazione di Della Rocca, spiazza Pegolo e sigla il suo nono gol in campionato. Il Genoa spinge sull’acceleratore ma a due minuti dall’intervallo è il Siena a pareggiare grazie alla rete di Emeghara (la sesta stagionale) sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa il momentaneo sorpasso: Bovo spinge Sestu in area, Rizzoli concede un rigore forse un po’ generoso che Rosina trasforma senza difficoltà. Ballardini getta nella mischia Immobile, il Genoa attacca a testa bassa e al 26′ trova il meritato pareggio con Jankovic che infila il non esente da colpe Pegolo su cross basso di Immobile. Nel finale è assedio Genoa ma Pegolo para tutto: il match termina con il risultato di 2-2. La lotta per la salvezza è apertissima.

Marcatori: Borriello (G) al 6′, Emeghara (S) al 43′ p.t.; Rosina (S) su rig. al 7′, Jankovic (G) al 26′ s.t.

GENOA: Frey, Bovo (Granqvist 29′ s.t.), Portanova, Manfredini, Moretti (Immobile 11′ s.t.), Kucka, Matuzalem (Rigoni 47′ s.t.), Antonelli, Jorquera, Jankovic, Borriello. A disposizione: Tzorvas, Stillo, Ferronetti, Olivera, Cassani, Tozser, Pisano. All. Ballardini.

SIENA: Pegolo, Paci, Terlizzi, Felipe, Angelo, Della Rocca, Calello (Bolzoni 41′ s.t.), Rubin, Rosina (Vergassola 23 s.t.), Sestu (Reginaldo 18 s.t.), Emeghara. A disposizione: Farelli, Uvini, Valiani, Agra, Mannini, Bogdani, Teixeira, Grillo, Pozzi. All. Iachini.

Arbitro: Rocchi di Firenze.

Note: Ammoniti: Matuzalem (G), Moretti (G), Felipe (S), Bovo (G), Della Rocca (S), Jorquera (G), Manfredini (G), Borriello (G).

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