Roma, 27 mar. (LaPresse) – Una sfida amichevole fra l’Argentina di Leo Messi e l’Italia di Mario Balotelli da dedicare al nuovo pontefice Papa Francesco. E’ l’auspicio del Ct azzurro, Cesare Prandelli. “Abbiamo giocato amichevoli con tutte le nazionali più forti del mondo, manca solo l’Argentina – afferma – se riuscissimo ad organizzarla sarebbe bello avere un’audizione con il Papa che è di Buenos Aires ed ama il calcio e dopo andare tutte e due le squadre insieme con lo stesso bus allo stadio. Sarebbe un sogno”. Nel caso la gara, ovviamente, sarebbe disputata all’Olimpico di Roma.

“Balotelli? E’ più sereno. Non è facile essere tutte le volte atteso, tutte le volte al centro di falli, fischi, attenzioni particolari. Deve ancora crescere, e trovare la forza interiore di dimostrare a tutti chi è ma, quando hai a che fare con un talento come il suo, devi solo avere pazienza, aiutare a farlo crescere – aggiunge – o non posso che fare i complimenti alla sua serenità, alla sua continuità, alla sua bravura”.

Infine una battuta sul contratto: “Se mi chiedete se ho ricevuto proposte, dico no: è presto per parlarne – conclude – Dopo l’Europeo ho ammesso che avevo anche pensato a dire basta, è un’idea che ho avuto. Non vorrei tornarci, ma il mio desiderio è affrontare il Mondiale nel miglior modo possibile. Vorrei che ci fosse più coinvolgimento: guardate il Brasile, per la Confederations fermano tutto per un mese. Alle nazionali ci tengono tutti, noi un po’ di meno. Per un buon progetto tecnico ci vuole un buon progetto dirigenziale: il lavoro di Demetrio Albertini, l’attenzione del dg Antonello Valentini, la figura preziosa di Mauro Vladovich. Lavoriamo per il Mondiale, il futuro sarà poi”.

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