Genova, 1 mar. (LaPresse) – “Il rinnovo? La storia è chiara: il contratto scade il 30 giugno. C’è scritto che qualche giorno prima ci saremmo seduti al tavolo per definire il futuro. Il presidente mi ha chiamato per accelerare la questione, ma mi sono sentito di dirgli che siamo ancora in mezzo al guado. Una volta salvi ne parleremo”. Così Delio Rossi nella conferenza stampa all’antivigilia del match di campionato contro il Parma, torna sulla vicenda contratto. “Se sono scaramantico? No, però ci credo. Comunque sia, la firma è l’ultimo dei miei problemi”, ha aggiunto il tecnico doriano.

Passando ad analizzare la sfida di domenica, Rossi vede così gli avversari: “Il Parma ha fatto una prima parte di campionato scintillante, ora sta andando un po’ meno bene. Mi aspetto una squadra con dei valori, perché sennò non si riescono a fare le cose che hanno fatto loro in questa stagione. Mi aspetto però anche una Samp con un atteggiamento giusto, come nelle ultime uscite: è con gare come quella contro il Parma che si costruiscono i campionati”.

Per il tecnico doriano “questo gruppo, vista l’età, ha degli ampi margini di crescita. Come ho già detto, in questi due mesi abbiamo dato un’infarinatura, ma per lavorare sui dettagli possono servire davvero degli anni”. Per Rossi “il miglioramento passa sempre dall’alzare progressivamente l’asticella degli obbiettivi. Non bisogna mai pensare di essere diventati bravi, perché è in quel momento che si inizia ad andare all’indietro. Se uno va sempre al 150 per cento ci potrà essere anche un momento in cui non la beccherà mai, ma quando la beccherà…”.

Per quanto riguarda l’infermeria, Rossi fuga ogni dubbio: “Per lo più piccoli contrattempi. Tranne Poulsen e Berardi, sono tutti a disposizione”. A catturare l’attenzione nella sala stampa del ‘Mugnaini’, infine, sono soprattutto le parole che Rossi ha dedicato al Edoardo Garrone, sedicesimo presidente della storia blucerchiata. “Sarà avvantaggiato dal fatto di essere tifoso della squadra – continua il mister -, ma dovrà coniugare raziocinio e cuore. Non è una cosa semplice, tuttavia credo abbia tutte le qualità per fare bene. Voglio inoltre ringraziarlo per le parole spese sul mio conto, soprattutto come uomo, perché gli allenatori vanno e vengono, ma le persone restano”.

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