Glasgow (Scozia), 11 feb. (LaPresse) – “Abbiamo seguito la crescita del Celtic e sappiamo che dovremo stare attenti”. Così l’allenatore della Juventus, Antonio Conte, nella conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League contro il Celtic Glasgow. “In casa sono pericolosi. I tifosi del Celtic saranno il loro 12° uomo in campo”, prosegue il tecnico bianconero. Conte ribadisce: “Non sottovaluteremo il Celtic. Nutriamo il massimo rispetto nei loro confronti”, ma rimarca anche che “il nostro obiettivo è continuare a crescere come squadra. Abbiamo un gruppo solido”. Per il tecnico bianconero “essere di nuovo in Champions League è un sogno e vogliamo continuare a sognare centrando la qualificazione ai quarti”.

A Glasgow la Juventus ha ritrovato anche Kwandwo Asamoah, reduce dal terzo posto con il Ghana in Coppa d’Africa. Conte avverte subito che è escluso vederlo in campo al Celtic Park. “E’ rientrato ieri. Chiedergli di giocare sarebbe troppo, si allenerà con il gruppo e sarà pronto per la Roma”. Poi il tecnico bianconero torna ad elogiare la compagine scozzese: “Abbiamo studiato bene il Celtic, sono forti fisicamente e hanno un’alta percentuale realizzativa sui calci piazzati. Non sono molte le squadre capaci di battere il Barcellona in casa e che hanno perso per un soffio al Nou Camp”. Per quando riguarda i singoli, Conte vede in “Brown l’anima del Celtic”. Mentre per il tecnico juventino il bomber “Hooper è un giocatore che potrebbe fare bene anche in Italia”.

“Fino ad oggi non ho mai visto uno spettatore far gol”, ha detto invece Gigi Buffon esorcizzando lo spauracchio Celtic Park, stadio rovente se ce ne è uno. “Il pubblico può incitare una squadra, ma ci sono comunque dei limiti a quanto può fare. Starà a noi evitare che l’ambiente si entusiasmi troppo”, ribadisce il capitano bianconero. Il Celtic ormai ha il campionato in tasca e può concentrarsi esclusivamente sull’Europa. Una situazione che però potrebbe avere un rovescio della medaglia: “Ci si potrebbe anche rilassare. A noi era capitato prima di una finale di Champions League, dopo aver vinto uno scudetto due settimane prima, ma magari a loro potrebbe far piacere questa situazione. Dipende da giocatore a giocatore”.

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