Nyon (Svizzera), 25 gen. (LaPresse) – La fase finale degli Europei 2020 verrà ospitata in 13 città di paesi diversi, come deciso oggi dal comitato esecutivo dell’Uefa.

Questi alcuni dei principi approvati dal comitato, guidato dal presidente dell’Uefa Michel Platini. Le partite verranno suddivise in 13 pacchetti diversi: 12 ordinari, che comprenderanno tre partite della fase a groni e un turno a eliminazione diretta (ottavo di finale o quarto di finale), mentre un pacchetto comprenderà le semifinali e la finale. Sarà selezionata al massimo una città per nazione, e dunque uno stadio per ciascuno dei 13 pacchetti disponibili. Entrambe le semifinali e la finale verranno giocati in uno stadio. Ogni federazione potrà presentare al massimo due candidature, una per il pacchetto ordinario e una per il pacchetto semifinali/finale.

Gli stadi devono avere le seguenti capienze nette minime: 70mila posti a sedere per le semifinali/finale; 60mila posti a sedere per i quarti di finale; 50mila posti a sedere per gli ottavi di finale e la fase a gironi. Sono ammesse due eccezioni per gli stadi con una capienza netta minima di 30mila posti a sedere. Tali eccezioni, dice ancora l’Uefa, vengono ammesse solo per le partite della fase a gironi e per un incontro degli ottavi di finale. Pertanto, tutte le squadre che partecipano alla fase di qualificazione e i 13 paesi che ospiteranno gli incontri non sono automaticamente qualificati.

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