Roma, 14 gen. (LaPresse) – “Siamo tranquilli e realisti, il campionato è una corsa a tappe, come il Giro d’Italia non come la Milano-Sanremo. Non sempre si può vincere, ma bisogna vedere il traguardo finale”. Così l’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta, ai microfoni di Sky Sport. “La Juve è sempre obbligata a vincere ma ci sono anche gli avverasari. L’anno scorso abbiamo dimostrato anche con un gruppo nuovo, con buoni valori, grazie al lavoro straordinario dell’allenatore, di arrivare con merito a grossi traguardi”, prosegue.
“Questo gruppo c’è ancora – ricorda Marotta – il tecnico ha superato indenne un momento negativo che poteva intaccare il suo modo di lavorare. Si è ripresentato con grande voglia di lavorare, presupposto importante per essere molto ottimisti”. Infine a proposito del mercato, Marotta conclude: “Non ci saranno botti. Entro fine gennaio torneranno quegli elementi che oggi ci mancano. Non faccio nomi per mancanza concreta di indizi. Questo mercato non sta offrendo nomi inmportanti per una società come la Juve”.
“E’ un momento, almeno apparentemente, di apprensione”, prosegue Marotta, racchiudendo così, in queste parole la situazione della squadra bianconera. “La classifica – dice Marotta arrivando all’hotel Marriot di Roma dove è in corso l’assemblea elettiva della Figc – rispecchia i valori delle squadre: Lazio e Napoli in questo momento si esprimono ad un livello superiore rispetto alle altre. Possono sicuramente competere per il massimo traguardo”. Poi parlando dei giocatori aggiunge: “Al gruppo in questo momento mancano elementi come Marchisio, Asamoah, Pepe, Chiellini. Vucinic, poi, non è al meglio della condizione. E’ chiaro che queste assenze incidano”. “Ma – sottolinea Marotta – questa considerazione non vuol essere una excusatio”.
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