New York (New York, Usa), 20 nov. (LaPresse) – “Ci restano da fare settantuno giri, in cui si deciderà tutto: gli sforzi di mesi si concentreranno in pochissimo tempo”. Fernando Alonso suona la carica in vista dell’ultimo Gran Premio del Brasile, appuntamento decisivo della stagione. Lo spagnolo ha preso parte oggi ad una tavola rotonda a New York con i rappresentanti dei media per il lancio della campagna promozionale ‘Safeguarding Me’. “Può succedere qualunque cosa – spiega lo spagnolo, costretto ad inseguire in classifica Sebastian Vettel – l’importante è che noi facciamo tutto alla perfezione: poi soltanto la fortuna è fuori dal nostro controllo. Sappiamo che può essere sufficiente anche un piazzamento sul podio”. “Ho fiducia in me stesso – prosegue Alonso – così come la ho nella squadra: lotteremo fino alla fine. Siamo onesti con noi stessi e con i nostri tifosi: sappiamo di non essere super competitivi ma se siamo ancora in lizza è grazie alla squadra, che è la migliore di tutte”.
Il ferrarista annuncia “qualche piccolo aggiornamento ma anche gli altri faranno lo stesso quindi non cambierà molto la situazione. Magari potrà far la differenza trovare un assetto migliore o l’adattabilità della vettura alle caratteristiche del circuito”. “Una vittoria sarebbe una vendetta per Abu Dhabi 2010? No – dice Alonso – credo che sarebbe soltanto una gioia, per noi come per il 99% delle persone: magari non sarebbe altrettanto soltanto per la Red Bull… La Ferrari è qualcosa di speciale, dove tutti danno il 100% e anche di più perché si sentono parte di questa famiglia; non soltanto in Formula 1 ma anche nella parte industriale perché – conclude – quando vedono passare una Ferrari per strada sanno che un pezzo di quella macchina, anche piccolissimo, è stato fatto da loro”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata