Yeongam (Giappone), 10 ott. (LaPresse) – “La delusione è stata forte ma ormai è archiviata, inutile rimuginarci sopra ancora; adesso si riparte da zero, visto che fra me e Vettel ci sono appena quattro punti e anche gli altri si sono un po’ riavvicinati. Vincerà chi farà un punto in più di tutti”. Fernando Alonso ritorna sul Gp del Giappone corso Domenica a Suzuka, dove il pilota spagnolo della Ferrari è stato costretto a ritirarsi dopo neanche un giro e a vedere il vantaggio sul tedesco della Red Bull assottigliarsi a soli 4 punti. Alonso si mostra conscio dell’estremo equilibrio che caratterizza la classifica, e che ogni punto guadagnato può essere decisivo: “Bisognerà avere una macchina veloce, non fare errori e sperare che eventuali sbagli altrui non ti costino caro” ha aggiunto, ricordando come sia stata decisiva anche la sfortuna che ha coinvolto la ‘Rossa’ in errori altrui: “E’ accaduto prima a Spa e poi a Suzuka. Senza questi episodi la situazione sarebbe ben diversa”.
– Il pilota del Cavallino ha parlato anche della competitività della Ferrari: “Ci sono stati alcuni team che in quest’ultimo scorcio di stagione hanno fatto un passo avanti importante mentre noi non abbiamo fatto altrettanto, soprattutto per quanto riguarda il comportamento della vettura su certi tipi di piste”. Allo stesso tempo tiene presente che in più di un’occasione la vettura si è mostrata competitiva, e che gli stessi problemi hanno mostrato anche altre squadre: “Alti e bassi sembrano caratterizzare questo campionato. Si parla molto dei nostri perché gli occhi di tutti sono sempre puntati sulla Rossa, ma queste sono cose – spiega Alonso – che accadono regolarmente in tutte le squadre. Adesso non dobbiamo far altro che riprendere il cammino nella giusta direzione e sono sicuro che ci riusciremo”.
Alla fine, pur conscio delle difficoltà, Alonso si mostra carico e fiducioso delle potenzialità della Rossa: “Sono certo che potremo giocarci le nostre carte fino in fondo. Le persone che stanno lavorando sulla macchina sono le stesse che lo hanno fatto fino ad ora e non c’è motivo che non sappiano fare bene anche adesso”. “Il miracolo che ci ha fatto arrivare sin qui in questa posizione non ha origine divina ma è il frutto del lavoro di tutti noi, dal primo all’ultimo. La Formula 1 è uno sport di squadra: si vince e si perde tutti insieme”, conclude Alonso.
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