Coverciano (Firenze), 8 ott. (LaPresse) – “Armenia e Danimarca sono due partite importanti e complicate, dobbiamo creare un ambiente sereno e stimolante per affrontarle nel modo migliore. Ci vuole orgoglio e poi farsi trovare pronti sia dal punto di vista fisico che tattico”. Così Cesare Prandelli, presentando in conferenza stampa i prossimi impegni della Nazionale lungo il cammino verso i Mondiali del 2014. “Il rinnovamento – ha proseguito il tecnico azzurro – è l’unica strada da perseguire se vogliamo andare avanti in una competizione importantissima come il Mondiale”. “I giovani che si stanno affacciando in campionato – ha aggiunto Prandelli – dobbiamo assolutamente seguirli e farli crescere, sono il nostro futuro, da El Shaarawy a Destro, ma non solo. Vogliamo puntare su questi ragazzi”.
“Ogni allenatore decide in base a cosa vede. Anche altri sono andati in panchina. Significa che avremo giocatori più freschi”. Prandelli commenta così l’esclusione dalla partita contro l’Atalanta del romanista De Rossi decisa da Zeman per, a detta del boemo, scarso impegno del giocatore. “L’accusa è pesante”, prosegue il commissario tecnico, aggiungendo: “Noi qui lavoriamo anche sull’orgoglio dei giocatori, che magari hanno problemi e possono dimostrare e far cambiare i giudizi con le loro prestazioni”. “Orgoglio nazionale, ma anche orgoglio del professionista che vuole dimostrare sul campo qualcosa di positivo”, aggiunge il ct che difende comunque De Rossi ed Osvaldo: “Qui in Nazionale sono sempre stati disponibili e si sono allenati anche due volte al giorno”.
“Ci siamo salutati ma ancora non c’è stato il tempo per parlare”, commenta il ct Prandelli in merito al ritorno in azzurro di Domenico Criscito, escluso in estate dalla spedizione per gli Europei in seguito al presunto coinvolgimento del giocatore nella vicenda scommesse. “La mancata convocazione – prosegue il tecnico – è stata una decisione sofferta e l’ho presa sia dal punto di vista tecnico che umano. Quando la Procura di Genova ha archiviato l’avviso di garanzia, per me poteva essere chiamato. Sappiamo tutti come la situazione è iniziata. Per me è una gioia averlo qui”.
Capitolo Cassano. “Ho preferito continuare sulla strada del rinnovamento – spiega Prandelli – ma il suo ciclo non è finito. Lo stesso discorso vale per Di Natale, che nei momenti importanti poi c’è stato”. Il ct parla anche di Balotelli: “Ci sono rimasto male del fatto che si sia operato all’occhio nelle due settimane in cui c’erano le partite della Nazionale. Ma l’ho convocato perché è un talento. Dobbiamo capire se ha voglia di diventare un campione”. Il ct spiega che dall’attaccante del City vuole che “a livello di orgoglio dimostri attaccamento, non solo alla maglia azzurra. Voglio che capisca che la Nazionale è una cosa straordinaria per tutti i calciatori”, aggiunge Prandelli.
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