Milano, 28 set. (LaPresse) – “La Juve? A giugno era quasi fatta. Poi è saltato il prestito di un giocatore al Pescara che chiedeva in compenso una somma che la Juve considerava troppo alta perché venivo dalla serie B”. Così Marco Verratti in una lunga intervista concessa in esclusiva alla Gazzetta dello Sport in edicola oggi.
A quel punto “si è fatto avanti il Psg che ha proposto qualcosa di buono al Pescara e un progetto interessante per me”, aggiunge il giovane regista abruzzese, da molti definito il nuovo Pirlo, a proposito dell’estate che lo ha portato in Francia. “Alla Juve si parlava di futuro – continua Verratti – a Parigi di presente. Alla Juve c’è Pirlo, ma io mi sentivo pronto per giocare. Penso che se una squadra ti prende è perché crede in te fin da subito, senza mandarti in prestito”.
Parlando dei primi mesi trascorsi alla corte di Carlo Ancelotti, il talentuoso centrocampista proveniente dal Pescara dichiara: “Al Psg mi hanno fatto sentire al centro del progetto. Ibrahimovic con me è gentilissimo. Mi dà tanti consigli pure fuori dal campo”. E su un possibile ritorno In Italia, aggiunge: “Per ora non ci penso proprio. Sto bene qui, poi si vedrà”.
Infine, il nuovo idolo del Parco dei Principi commenta anche le parole del ct della Nazionale Cesare Prandelli che aveva definito ‘scandaloso’ lasciarlo andare all’estero. “Il nostro calcio sta cambiando anche grazie al lavoro di Prandelli”, conclude Verratti.
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