Milano, 12 set. (LaPresse) – Zdenek Zeman torna a far rumore. Questa volta il bersaglio delle sue critiche è il presidente della Figc, Giancarlo Abete, definito in un’intervista che sarà pubblicata venerdì su ‘Sette’ un “nemico del calcio”.
Una chiaccherata a 360 gradi dove il boemo racconta la sua idea di calcio che dovrebbe puntare su “serietà e impegno”. Dell’ambiente calcistico dopo gli scandali dice: “C’è qualche miglioramento. Ma temo che sia più paura di essere scoperti che per convinzione. Servono più esempi positivi”. Il calcio per lui “dovrebbe essere semplicità” e sempre riferendosi agli intrighi di palazzo ammonisce: “Bisogna vincere dimostrandosi superiori sul campo e non fuori dal campo”.
A Massimo Moratti che ha detto di essere stato sul punto di siglare negli ultimi anni un accordo tra Inter e Zeman risponde: “Molte parole. Ma poi bisogna vedere se ci sono le condizioni per lavorare bene. E non parlo di giocatori da acquistare”. L’allenatore è critico anche sulle quotazioni delle società di calcio in Borsa: “Non dovrebbero essere quotate in Borsa. I risultati mi danno ragione. Il calcio deve stare fuori dalla finanza e dalla politica”.
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