Torino, 2 ago. (LaPresse) – “Le riunioni ci sono sempre state, non è assolutamente una novità. Il clima sicuramente dai giornali è descritto come non bello, invece è tutto il contrario. Sicuramente c’è tensione perché siamo ad un Olimpiade e siamo dispiaciuti perché alcune medaglie che dovevano arrivare non sono arrivate, ma il clima è sereno”. Così Luca Marin, in un’intervista a Rtl 102.5, rassicura in merito alle voci sui presunti dissidi all’interno della squadra azzurra di nuoto impegnata ai Giochi di Londra. Sulle dichiarazioni di Orsi, secondo cui Magnini ha sbagliato e si fa solo “i cavoli suoi”, così commenta l’atleta siciliano: “Noi qui all’estero non vediamo interviste, non sappiamo niente. Non credo che Orsi l’abbia detto, a volte vengono montate dai giornali. Comunque – precisa Marin – su questo non posso mettere bocca perché non l’ho sentito con le mie orecchie”.
A Marin viene chiesto se sia vero che tutti gli atleti sono schierati contro Magnini: “No, a volta i media creano queste cose”, risponde l’azzurro, che aggiunge: “Anche noi guardiamo solo i giornali, non guardiamo la tv, non sappiamo cosa viene detto. Viviamo giorno per giorno quest’Olimpiade tutti insieme”. “L’attacco a Rossetto? Su questo non metto bocca, so quello che è uscito sui giornali ma non so le parole che ha detto durante l’intervista”. Marin risponde poi anche alle critiche rivolte alla preparazione dei nuotatori azzurri: “La federazione ha sempre cercato di fare il massimo per i propri atleti, secondo me, e così è stato anche per queste Olimpiadi. C’è chi è andato bene e chi è andato male, non è vero che siamo andati tutti male. C’era stata qualche aspettativa in più non soddisfatta ma resta ancora qualche gara. Io non ho niente da recriminare sulla mia preparazione tecnica, ho seguito i miei allenamenti con il mio allenatore, sono arrivato qui e ho centrato questa finale che magari nessuno si aspettava e ho fatto il mio”. “Poi – aggiunge – ognuno parlerà del proprio allenatore se qualcosa non è andato per il verso giusto”.
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