Montecarlo (Monaco), 25 lug. (LaPresse/AP) – La Iaaf, federazione internazionale di atletica leggera, ha sospeso nove atleti in vista delle Olimpiadi di Londra a causa di doping. Tre dei casi sanzionati si riferiscono a test effettuati dai Campionati Mondiali dello scorso anno a Daegu, in Corea del Sud. Tra gli atleti sospesi l’ucraina Nataliya Tobias, vincitrice della medaglia di bronzo nei 1.500 metri alle Olimpiadi 2008 di Pechino, risultata positiva al testosterone esattamente come la connazionale, specialista nei 400 metri, Antonina Yefremova. La velocista bulgara Inna Eftimova è risultata positiva all’ormone della crescita. Alle tre atlete sono stati inflitti due anni di squalifica per aver ammesso il doping e rinunciato alle controanalisi.
Altri sei atleti sono stati sanzionati per anomalie nel passaporto biologico. Nei guai il maratoneta marocchino Abderrahim Goumri, fermato fino al marzo 2016. L’atleta può ancora ricorrere in appello. Sospesi anche la greca Irini Kokkinariou, la maratoneta turca Meryem Erdogan e le fondiste russe Svetlana Klyuka, Nailiya Yulamanova e Yevgenina Zinurova, tutte sospese per due anni.
Ai Giochi di Londra verrà utilizzato un nuovo test antidoping, approvato la scorsa settimana dopo 13 anni di ricerche, per scovare l’hgh, l’ormone della crescita. Lo ha annunciato David Howman, direttore della Wada, l’agenzia mondiale antidoping precisando che la nuova procedura affiancherà quella già esistente. Il primo test per l’Hgh è stato introdotto solo alle Olimpiadi di Atene del 2004. In quell’occasione, il sollevatore di pesi Pat Mendes divenne il primo atleta americano della storia a risultare positivo all’ormone della crescita e lo scorso aprile è stato squalificato per due anni.
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