Roma, 13 lug. (LaPresse) – “Sono contento perché finalmente ho potuto raccontare la verità”. Queste le parole di Antonio Conte all’uscita degli uffici della Procura Federale di via Po a Roma. Il tecnico della Juventus è stato ascoltato per circa 3 ore e 40 minuti. “Non c’è molto da dire”, ha commentato con i cronisti. “Sono contento perché è arrivato il giorno per raccontare la verità in un clima molto sereno”. Conte si è dichiarato tranquillo e ha aggiunto: “Da stasera torno in Valle d’Aosta a fare quello che mi riesce meglio: l’allenatore”. L’allenatore bianconero ha sostenuto l’interrogatorio davanti ai viceprocuratori Licheri e Piccolomini.

Conte è stato accompagnato dall’avvocato Antonio De Rensis, dai legali della società Luigi Chiappero e Michele Briamonte e dal direttore della comunicazione della Juventus, Claudio Albanese. Il tecnico bianconero è stato convocato dalla Procura della Figc per rispondere alle acccuse del ‘pentito’ Filippo Carobbio, alle sue dipendenze al Siena nella stagione 2009-2010, circa il suo ruolo sulla presunta combine delle partite Novara-Siena (2-2) e Albinoleffe-Siena (1-0), nella stagione che vide la promozione dei toscani. All’ingresso della Procura Federale erano presenti anche alcuni tifosi bianconeri che hanno salutato il tecnico con cori di sostegno.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata