Zurigo (Svizzera), 1 giu. (LaPresse) – “Se ci dicessero che per bene del calcio la Nazionale non deve andare agli Europei non ci andiamo. Non è un problema, sono più importanti altri aspetti. Il calcio e il gioco vengono dopo”. Così ai microfoni di Rai Sport il commissario tecnico azzurro Cesare Prandelli, tornando sul tema del calcioscommesse. “Non mi piacciono le crociate senza fondamento” aggiunge il ct. “Mi piace confrontarmi” sottolinea Prandelli che respinge “le prese di posizione gratuite senza pensare alle conseguenze”.

Prandelli parla anche di Buffon: “Gigi amareggiato? Chiedetelo a lui”. Il portiere, prosegue il tecnico, “ha talmente tanta forza che riesce a nasconderla nei momenti di disagio. Ma sono convinto che anche i più forti possono essere sensibili”. Sul difficile momento vissuto dalla Nazionale, il tecnico atteso stasera dall’amichevole con la Russia spiega: “E’ difficile ma siamo qui per giocare una partita di calcio e se ce li fanno giocare faremo qualcosa di buono. Ma se si decidesse di non partire – sottolinea – non ci sarebbe nessun tipo di dramma”.

“Vorrei parlare di calcio ma abbiamo responsabilità e sensibilità. Continuiamo a dire che i giocatori che sono stati coinvolti e avranno un avviso di garanzia non partiranno per gli Europei, i giocatori lo sanno”, continua Prandelli. “Ma se vogliamo creare le crociate, creiamole”. “Codice etico che non vale per gli juventini? I giocatori della Juve fino a prova contraria non hanno avuto nessun avviso di garanzia”, prosegue, in riferimento al bianconero Bonucci, il tecnico azzurro che dice di non pensare al silenzio stampa: “Non lo ritengo giusto nei confronti della gente che lavora onestamente e ce n’è tanta”.

“Gli Europei sono un impegno internazionale importante: giocate bene e forza Italia”. Così il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, a margine del Premio Belisario, ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensava delle affermazioni di Cesare Prandelli sugli Europei di calcio. Sull’argomento è intervenuto anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Non mi sono posto il problema, quando lo farò vi risponderò”, ha spiegato.

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