Coverciano, 30 mag. (LaPresse) – “Non mi permetto di proferire verbo sulla questione, stiamo parlando sempre del presidente del Consiglio, la nostra massima autorità. Sicuramente una persona capace e di buon senso”, così in conferenza stampa dal ritiro di Coverciano Gianluigi Buffon, a chi gli chiede un commento sulle parole di Mario Monti che ieri ha parlato di fermare il calcio per 2-3 anni. “Credo la risposta migliore – aggiunge il portiere della Nazionale – sia stata quella data dal nostro presidente federale”.
“Ho appurato anche questa volta che le persone per bene e che hanno la coscienza a posto, per quel che riguarda certe situazioni non possono dire il loro pensiero”, spiega Buffon, riguardo le sue dichiarazioni di qualche giorno fa, quando in un’intervista aveva detto che “se a due squadre va bene il pareggio sono affari loro”.
“Il mondo non è ipocrita né buonista, sta andando come sta andando e penso stia andando male”, continua il portiere della Nazionale. “Detto questo, credo che la prima cosa da preservare sia sempre la democrazia e la libertà, compresa quella del pensiero degli altri”. “Di conseguenza – prosegue Buffon – uno accetta tutte le critiche. Ma nella vita bisogna prendersi delle responsabilità e io me le sono prese. Dispiace che da gente come i giornalisti che conosce il calcio mi tocchi sentire le paternali”.
Per Criscito “non penso sia stata una bellissima sveglia. E’ incredibile come ci fossero già le telecamere a Coverciano alle 6 del mattino”, è il commento del numero uno azzurro sul ‘blitz’ di ieri a Coverciano. “I pm vogliono sentirmi? Tutte le cose, qua, le sanno prima i giornalisti prima che gli interessati”, ha continuato. “Non è normale – aggiunge il portiere della Nazionale – che dopo cinque minuti si sappia già cosa viene detto in un interrogatorio, è questa la vera vergogna”.
Sempre sul tema scommesse: “Ho fiducia che i pm facciano giustizia. Non c’è niente di peggio che giocare o speculare sulla vita delle persone. E lo dice uno cui hanno detto, dopo l’errore di Lecce – aggiunge il portiere della Nazionale – che qualcuno pensava avessi scommesso. Se una persona è talmente maliziosa per pensare una cosa simile – prosegue Buffon – è inutile che io venga qui a parlare di morale. Ho già perso in partenza. Sono offese che ti disarmano”. “Quando uno sbaglia è giusto che paghi e visto che ci sono i mezzi le pene devono essere esemplari. L’unico dubbio è nel cercare di fare distinzioni, perché in caso di errori ci possono essere colpe molto gravi o relative. E’ ingiusto mettere tutto nello stesso calderone”, aggiunge Buffon. “Quando tocchi certi argomenti è sempre sbagliato, ma in un momento di grande caos – prosegue – è giusto fare distinzioni tra comportamenti discutibili e comportamenti truffaldini che hanno alle spalle organizzazioni criminali”. “Quello che interessa in questi momenti sono il caos e la polemica e – aggiunge Buffon chiamando direttamente in causa i giornalisti – che qualcuno sia messo alla gogna”.
A chi gli chiede un paragone con Calciopoli, così risponde: “Può essere peggio perché riguarda un intero movimento, quello calcistico, mentre quello del 2006 riguardava al 95% una società”. “E’ normale che se si mette in discussione tutto il movimento – aggiunge il portiere azzurro – anche la cassa di risonanza assuma maggior valore”.
All’Europeo “ci arrivo con tanta voglia di poter vincere insieme ai miei compagni e di ritagliare un ruolo da protagonista. Questa la speranza e l’auspicio”, aggiunge Buffon. “Non so se accadrà, ma se dovesse accadere – sottolinea – non evochiamo il ritornello che le polemiche ci fanno bene. Sono stucchevoli e fanno rabbrividire”.
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