Torino, 13 mag. (LaPresse) – “Io sono nato per giocare a calcio, sto bene, continuerò a farlo finchè starò bene”. Così Alessandro Del Piero chiarisce le sue intenzioni al termine della sua ultima partita con la maglia della Juventus. “Ho tutta una vita per fare il dirigente, sempre che lo farò, perché non è detto”, continua il giocatore che poi parla del suo rapporto con i tifosi bianconeri: “Il legame che c’è con questa gente va al di là di qualsiasi cosa, io lo porterò sempre con me, con orgoglio e non smetterò mai di ringraziarli perché comunque ricevere applausi e complimenti. Non è semplice, quindi ne sono felice”.
“È chiaro che c’è un filo di tristezza in me e in tante persone – aggiunge Del Piero – però ho festeggiato davanti ai miei tifosi, insieme ai miei compagni, in campo,con la cosa che mi piace fare di più, cioè vincere. Non posso aggiungere altro, se non essere fiero e orgoglioso di averlo fatto davanti alla mia famiglia e a tutti quelli che con me hanno attraversato questi 37 anni”.
“Quello che è successo oggi è qualcosa di incredibilmente bello per me. Mi sforzo di pensare questo perché è altrettanto chiaro che c’è un forte velo di tristezza. Ma rientrerà per preparare la finale di domenica”, continua il capitano della Juventus. “Quello che ho visto negli occhi della gente – sottolinea ancora il bianconero – rimane, al di là di vittorie, sconfitte, rapporti più o meno tesi o particolari”.
“Quindi – aggiunge ancora – ci tengo, e non lo faccio con ipocrisia, a ringraziare ancora la gente. Ho visto dal vivo quello che le persone quotidianamente hanno fatto per me”. Sul rapporto con Conte, Del Piero chiarisce: “E’ ottimo perché ci conosciamo molto bene, difficile. Ma non voglio stare qui a puntare il dito su alcune cose. Voglio godermi questo momento. Il futuro è adesso, domani vedremo”. Quindi, una battuta su un possibile interesse da parte dell’Arsenal: “La stima di Wenger? Sono 19 anni che non mi occupo di trasferimenti, sono un po’ fuori dal giro”, scherza Del Piero.
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