Genova, 23 apr. (LaPresse) – Continuano le polemiche relative ai fatti successi ieri pomeriggio allo stadio ‘Ferraris’ di Genova in occasione del match fra il Genoa ed il Siena.

“Credo che questo centinaio di facinorosi, delinquenti organizzati non devono più venire allo stadio. Non è solo un fatto genovese ma nazionale”, ha spiegato il presidente del Grifone, Enrico Preziosi, “Bisogna interrogarsi sul perché riescano a prevalicare su tutto il resto della stadio che, a prescindere dal risultato, vuole assistere ad uno spettacolo – ha aggiunto – sono tutti indentificabili ed ora mi attendo una risposta. Questa cultura del tifo e non dello sport deve essere sconfitta”. Riguardo invece alle frasi del Questore relative allo sbaglio effettuato nel togliersi la maglia da parte de giocatori Preziosi ha detto di non voler entrare in polemica ma che “è stato usato il buonsenso per evitare qualcosa di ancora meno piacevole”.

“Sarebbe molto importante dimostrare che chi si macchia di colpe del genere sia chiamato a rispondere in maniera molto pesante e molto diretta. Intanto bisogna applicare con la massima severità tutte le norme esistenti. Non è sufficiente squalificare il campo, bisogna riuscire a fermare questi facinorosi che creano un danno al calcio, al Genoa e all’immagine di questo mondo”. E’ stato il commento del presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta. mentre quello del Coni, Gianni Petrucci, ha parlato di “punto di non ritorno” del calcio italiano.

“Intervenire in certe circostanze può produrre danni di gran lunga superiori. Dare le responsabilità alla polizia che ha agito con molto equilibrio è semplicistico”, ha spiegato il ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri. Il procuratore capo di Genova, Michele Di Lecce ha invece reso noto che “Alcuni ultras sono stati identificati. Il prossimo passo sarà quello di attribuire i comportamenti ai singoli soggetti”.

Intanto la squadra oggi ha lasciato il capoluogo ligure direzione Milano dove sarà in ritiro fino alla sfida di mercoledì contro il Milan. A dirgerla non ci sarà più Alberto Malesani ma Luigi De Canio che a partire da oggi cercherà di traghettare il Genoa verso l’obiettivo salvezza.

Nel tardo pomeriggio è arrivata anche la sanzione del giudice sportivo che ha deciso di infliggere ai liguri la sanzione di due gare a porte chiuse per i fatti avvenuti. Nel comunicato, oltre a spiegare l’avvenuto, si parla di: “situazione che non ha precedenti nella ultrasecolare storia del calcio italiano”.

Si è mossa anche la Procura Federale della Figc. Su quanto accaduto ieri allo stadio Marassi, è stata aperta un’inchiesta sui giocatori e sui dirigenti del Genoa.

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