Roma, 23 apr. (LaPresse) – Joseph Blatter è l’ospite d’onore Roma per la cerimonia del premio ‘Le Ali della vittoria’, giunto alla sesta edizione ed organizzato dalla Lega Dilettanti all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Dopo il presidente Uefa Michel Platini, anche il massimo dirigente calcistico internazionale ha risposto con entusiasmo all’invito del presidente Tavecchio.
‘Le Ali della Vittoria’ si propone di essere una giornata di incontro tra le varie componenti federali e l’intero sistema calcio italiano, comprese le istituzioni, i media e gli appassionati. L’edizione di quest’anno, oltre al riconoscimento per Blatter, prevede anche la consegna del premio a dirigenti federali di lungo corso che, nei rispettivi ruoli e competenze, hanno speso una vita intera a supporto del calcio di base.
Tra i premiati, Damiano Tommasi (presidente AIC), Stefano Palazzi (procuratore federale), Antonio Cosentino (vice presidente LND) ed Edmondo Caira (consulente fiscale LND) tra i dirigenti federali. Tra i tecnici toccherà a Ciro Ferrara (assente, impegnato in Scozia con l’Under 21), Roberto Menichelli, che ha portato al bronzo europeo la nazionale italiana di calcio a 5, Massimiliano Esposito, alla guida della nazionale di beach soccer, e Andrea Stramaccioni, ora tecnico dell’Inter con un passato nei Dilettanti (Romulea) e nei settori giovanili. Tra i calciatori, Gianluca Sansone, attaccante del Sassuolo ed ex Nazionale Dilettanti.
Tanti i temi affrontati dal presidente della Fifa nell’incontro con la stampa. Blatter non ha potuto esimersi da commentare gli incresciosi fatti di Marassi. “Ho provato molto dolore nell’essere testimone attraverso la televisione di quello che è successo a Genova”, così Blatter. “Non posso che esprimere tutta la nostra disapprovazione ma non entro nei dettagli. Credo che parlare di questo spetti di più al presidente Abete”. Blatter ha anche parlato dello scandalo calcioscommesse. Nel contrasto al fenomeno delle scommesse illegali “l’intervento della polizia si è dimostrato molto più efficace dell’intervento della politica delle istituzioni sportive perché la polizia fa paura”, ha spiegato Blatter a chi gli chiede se le scommesse possano essere considerate il “nuovo cancro del mondo del calcio”. “Questo – ha sottolineato Blatter – è un tema molto serio che la Fifa discuterà al prossimo congresso, dando la possibilità ai partecipanti di intervenire”. Ricordando l’accordo siglato con l’Interpol, il presidente della Fifa ha sottolineato che “è necessario interfacciarsi con le istituzioni governative e con la polizia per contrastare questo fenomeno”.
Il numero uno della Fifa ha anche voluto ricordare la tragedia di Piermario Morosini per la quale si è detto “triste e addolorato”. Partendo dal ricordo di Morosini “che mi ha fatto provare le stesse sensazioni provate nel 2003 quando a Lione morì il giocatore del Camerun, Foè” Blatter ha rimarcato come sia importante riflettere su calendari troppo affollati di appuntamenti. Le troppe partite e le implicazioni che queste possono avere sulla salute dei giocatori sono un problema che Blatter intende portare al congresso della Fifa di Budapest del 24 e 25 maggio. “Ci sono leghe con 20 squadre – spiega il presidente della Fifa – che vuol dire che 38 date sono riservate alle gare di campionato, poi ci sono le coppe federali con gare di andate e ritorno e le competizioni europee e quando hanno un po’ di tempo per far riposare i giocatori cosa fanno i club? Organizzano amichevoli in Cina, a Dubai o negli Usa. Si gioca troppo al calcio, non si può continuare così. Ne parleremo a Budapest”.
Blatter ha ribadito poi i complimenti per Alessandro Del Piero, simbolo di una Juventus tornata a competere ad alti livelli grazie ad una stagione straordinaria. “Voglio esprimere le mie personali felicitazioni, come ho già fatto attraverso Twitter, ad Alessandro Del Piero per le sue 700 partite da professionista: un campione eccezionale e un professionista straordinario”, queste le parole del presidente della Fifa.
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