Londra (Regno Unito), 20 apr. (LaPresse/AP) – La comunità hacker Anonymous ha rivendicato la responsabilità di un attacco al sito web della Formula 1, per protesta contro il Gran Premio del Bahrain in programma questo fine settimana. Il gruppo ha anche preso di mira il sito F1-racers.net, su cui ha postato un messaggio che dice: “Le autorità della Formula 1 erano bene a conoscenza della situazione dei diritti umani in Bahrain ma hanno comunque scelto di contribuire all’oppressione messa in atto dal regime contro i civili e per questo saranno puniti”.
Il Gp del Bahrain non è stato cancellato, come invece avvenne l’anno scorso, nonostante i violenti scontri fra la polizia in assetto antisommossa e i dimostranti che ritengono che la corsa non dovrebbe disputarsi, almeno fino a quando il governo non porrà fine agli abusi e non metterà in atto riforme concrete a favore della minoranza sciita. Il sito Formula1.com è stato irraggiungibile per molti utenti per parte della giornata di oggi. Gli attacchi di negazione del servizio prevedono di sommergere un sito con una quantità imponente di false richieste di accesso, che sovraccaricano i server e rendono inaccessibili gli indirizzi web.
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