Maranello (Modena), 2 dic. (LaPresse) – La Ferrari ha comunicato al Presidente Martin Whitmarsh la propria uscita dalla Fota, l’associazione che riunisce le squadre partecipanti al Campionato del Mondo di Formula 1.

“E’ stata una decisione difficile e meditata a lungo – così si legge nella nota sul sito della Ferrari – presa a malincuore dopo aver analizzato l’attuale situazione di stallo su alcuni degli argomenti che furono alla base della nascita dell’associazione, di cui la Ferrari stessa, attraverso Luca di Montezemolo, fu ideatrice e promotrice: non fu certo un caso che lo stesso Presidente della casa di Maranello abbia ricoperto l’analoga carica nella FOTA fino al termine del 2009”.

“Alcuni dei maggiori successi ottenuti in questi anni dall’associazione delle squadre, anche in collaborazione con la FIA, sono stati ottenuti in termini di riduzione dei costi, il che ha portato significativi benefici per tutti, grandi e piccoli team”, così prosegue la nota. “La Ferrari è stata in prima fila su questo fronte ancor prima della nascita della FOTA e intende rimanerci per assicurare la sostenibilità dello sport a lungo termine. Ora però si rende necessario imprimere una nuova accelerazione perché la spinta propulsiva della FOTA si è ormai esaurita, nonostante il lavoro svolto dall’attuale Presidente, Martin Whitmarsh, sia stato eccellente, sempre rivolto a trovare un punto di accordo fra le diverse posizioni in modo da raggiungere il bene comune”.

La Ferrari rende noto che “continuerà a lavorare insieme alle altre squadre per rendere più efficace ed efficiente l’attuale accordo sul controllo dei costi, denominato RRA (Resource Restriction Agreement), per modificarlo e renderlo più stringente su determinati aspetti come l’aerodinamica, per riequilibrarlo su altri, come i test, e per allargarlo anche ad aree che non sono attualmente coperte, come il motore”.

“La Formula 1 sta attraversando, come tutto il mondo del resto, una fase molto delicata”, prosegue l’azienda di Maranello nel comunicato. “La volontà della Ferrari – si legge ancora – è di lavorare insieme a tutte le parti in causa per il futuro di uno sport che rappresenti la massima espressione tecnologica dell’automobilismo sportivo. Dobbiamo tornare a far sì che la Formula 1 ad essere davvero una palestra per la ricerca tecnologica avanzata per trasferirne i risultati sulle vetture Granturismo. E poi non dobbiamo dimenticarci che questo sport deve diventare più fruibile e più vicino al pubblico e, inoltre, non può rimanere l’unico sport professionistico dove sia praticamente impossibile allenarsi: bisogna aumentare il numero dei giorni di prove private sia per permettere ai piloti, soprattutto ai giovani che devono fare esperienza, e alle squadre – un’adeguata preparazione, sia per offrire più occasioni di contatto con gli spettatori e con gli sponsor”, così conclude la nota.

Oltre alla Ferrari anche la Red Bull ha lasciato la Fota, l’associazione che riunisce i team di Formula 1. In attesa di una nota ufficiale, l’addio della scuderia campione del mondo lo rivela invece l’edizione on line del magazine ‘Autorsport’, citando le parole di un portavoce della Fota. “Confermiamo di aver ricevuto la comunicazione dell’addio da parte dei due team”, dice, precisando che l’associazione “continuerà a lavorare per conto dei suoi membri per raggiungere gli obiettivi”.

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