Philadelphia (Pennsylvania, Usa), 15 nov. (LaPresse) – Circa 4.000 persone hanno assistito ai funerali di Joe Frazier a Philadelphia, dove Smokin’ Joe ha trascorso gran parte della sua vita. A porgere l’ultimo saluto al pugile c’erano tra gli altri Muhammad Alì, l’ex campione dei pesi massimi Larry Holmes, il campione dei pesi medi Bernanrd Hopkins ed il promoter Don King.
Alì indossava occhiali da sole e un vestito scuro e, nonostante il morbo di Parkinson, si è alzato in piedi tremante per applaudire Joe Frazier ed è stato sorretto dalla moglie Lonnie e da altri membri della famiglia all’entrata e all’uscita della Chiesa.
Non erano presenti fisicamente, ma hanno mandato un video messaggio di condoglianze l’ex campione dei pesi massimi Mike Tyson, il magnate Donald Trump e l’attore Mickey Rourke. Sono state molto toccanti le parole del reverendo Jesse Jackson nel raffrontare Frazier e Rocky, il celebre personaggio del film che è raffigurato con una statua al Philadelphia Museum Art: “Rocky non era un campione, Joe Frazier lo è stato – ha detto il prete – Rocky è finzione, Joe era realtà. Rocky non ha mai affrontato Alì o Foreman o Holmes. Rocky non ha mai assaggiato il suo sangue. I campioni si fanno sul ring, non nei film. Merita che ci sia una sua statua nel centro di Philadelphia”, ha aggiunto Jackson.
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