A un mese dalle elezioni politiche, Moody’s ha tagliato di due livelli, da Aa2 ad A1, il rating sulla solvibilità del debito sovrano della Spagna. I bookie prevedono che la grave crisi economica che ha colpito il Paese inevitabilmente condizionerà la campagna elettorale in programma dal 4 al 18 novembre. Secondo i quotisti sarà Mariano Rajoy, candidato del Partito Popolare, a utilizzare di più la parola “crisi” nei suoi discorsi: la quota è 1,20.
Meno probabile che a cavalcare il momento di particolare difficoltà economica sia invece l’erede designato del leader socialista, Alfredo Pérez Rubalcaba: la possibilità che, durante la campagna superi il rivale Rajoy nel fare riferimenti alla crisi è quotata a 3,40. Il candidato premier del Psoe, però, secondo la lavagna della sigla inglese, pronuncerà più spesso la parola “diritto” (a 1,40), rispetto al conservatore Rajoy (a 2,50), nonostante il leader del Pp abbia ribadito che, se fosse eletto, non cancellerà alcuni provvedimenti introdotti durante il governo Zapatero, come le unioni civili e la sperimentazione sulle cellule staminali embrionali. Allo stesso modo, secondo il bookie inglese, Rubalcaba sarà il candidato che pronuncerà più spesso la parola “pubblico” (a 1,25) rispetto a Rajoy (a 4,00).
MSC/Agipro
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata