Madrid (Spagna), 23 ago. (LaPresse/AP) – Devastato e “senza appetito per la vita”, Rafael Nadal ha pensato seriamente di passare al golf pro dopo che nel 2005 un infortunio al piede ha messo seriamente a rischio la carriera del vincitore di 10 prove del Grande Slam. Lo rivela lo stesso campione iberico nella sua autobiografia dal titolo ‘Rafa’, in libreria oggi negli Stati Uniti.

Nel libro Nadal racconta come nel 2005 i medici gli riscontrarono un grave problema al piede, talmente raro e grava da mettere in serio rischio il proseguimento della sua carriera. Il campione maiorchino racconta le sue epiche battaglie con Roger Federer, a partire dalla storica finale di Wimbledon del 2008.

Nadal nel libro parla anche dei suoi problemi fuori dal campo, che hanno avuto un ruolo importante nella carriera. La separazione dei suoi genitori è stata molto dura da digerire ed ha rappresentato un ostacolato importante nel recupero da un altro infortuni nel 2009, quando solo l’orgoglio lo portò a cercare di difendere il titolo al Roland Garros nonostante i problemi fisici.

Ma nelle 250 pagine del libro, per il numero 2 del tennis mondiale, il momento più brutto della sua carriera resta sempre quello della diagnosi di una lesione congenita ad un piccolissimo osso del piede sinistro, lo scafoide del tarso. Dopo aver consultato vari specialisti, un medico di Madrid che aveva scritto una tesi sul piccolo osso in questione gli diede la sua diagnosi: esisteva la possibilità di dover lasciare per sempre il tennis e ritirarsi a soli 19 anni. Fu allora, che fugacemente, Nadal pensò ad un futuro come golfista.

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