Bitonto (Bari), 9 lug. (LaPresse) – L’ex centrocampista del Bari Antonio Bellavista è stato interrogato per circa nove ore da due emissari della Procura Federale, nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse. Secondo quanto riferito dall’avvocato di Bellavista, Massimo Chiusolo, l’ex calciatore ha fatto una una panoramica su tutta le vicenda.
“Bellavista ha risposto a tutte le domande”, ha detto il legale. Non essendo più tesserato come calciatore ma come direttore sportivo della scuola calcio di sua proprietà, nessun procedimento cautelare è stato emesso nei suoi confronti.
L’avvocato dell’ex capitano del Bari ha anche presentato al gip del Tribunale di Cremona, Guido Salvini, una nuova istanza di revoca della misura cautelare. Bellavista è agli arresti domiciliari dal 16 giugno scorso nella sua casa di Bitonto, dopo aver trascorso due settimane in carcere.
Nell’istanza, la difesa di Bellavista sottolinea come siano cessate tutte le esigenze cautelari, dal pericolo di fuga all’inquinamento probatorio, essendo gli interrogatori e le intercettazioni ormai conclusi, fino a quello di reiterazione del reato. “L’associazione risulta ormai disarticolata e mantenere la misura cautelare mi sembra davvero inutile”, ha detto il legale di Bellavista. “Il Bellavista è abbastanza tranquillo, aspetta che giudice decida sulla nostra istanza e che si possa giungere quanto prima al processo”, ha concluso l’avvocato Chiusolo.
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