Parigi (Francia), 2 lug. (LaPresse/AP) – Tutti a caccia di Alberto Contador. Con la Passage du Gois La Barre-de-Monts – Mont des Alouettes Les Herbiers, tappa in linea di 191.5 km, parte oggi l’edizione numero 98 del Tour de France. Il campione spagnolo è il grande favorito, nonostante abbia corso un Giro d’Italia durissimo e di cui ha detto di sentire ancora la fatica. Contador potrà prendere parte al Tour grazie alla decisione della federazione spagnola di non fermarlo dopo la vicenda doping di cui è stato protagonista lo scorso anno proprio in Francia. Tra l’1 e il 3 agosto, a pochi giorni dalla fine della Grand Boucle, il Tas si esprimerà sul ricorso di Uci e Wada contro tale decisione. Contador fu trovato positivo al clenbuterol, ma si è sempre giustificato dicendo che la colpa era di un filetto di carne non controllato e ingerito la sera prima della tappa incriminata.
Contador punta ed entrare nella storia. Vincendo il suo quarto Tour raggiungerebbe Lance Armstrong, Miguel Indurain e Fausto Coppi a quota sette grandi corse a tappe vinte in carriera. Solo le leggende Eddy Merckx (11), Bernard Hinault (10) e Jacques Anquetil (8) hanno vinto di più. Non solo, ma Contador punta ad una impresa mai riuscita a nessuno: vincere nello stesso anno Giro, Tour e Vuelta di Spagna. “Non sarà facile vincere il Tour perchè richiede una preparazione specifica – ha detto Contador – e il Giro è stata una corsa durissima, quindi non proprio l’ideale come preparazione”. Con sei tappe di alta montagna e una cronometro individuale, questo Tour sembra disegnato su misura per Contador. Tra i suoi avversari il più pericoloso è certamente il lussemburghese Andy Schleck, rivale durissimo già nel Tour dello scorso anno. Non sono da sottovalutare anche l’australiano Cadel Evans, sempre un grande combattente e l’emergente belga Jurgen Van den Broeck.
Un capitolo a parte merita Ivan Basso. Il vincitore del Giro d’Italia 2010 ha rinunciato a difendere la sua maglia rosa per preparare al meglio l’avventura nella Grand Boucle. Una preparazione specifica in altura, prima sull’Etna e poi sulle dolomiti. La Liquigas gli ha messo a disposizione una squadra che lavorerà solo per lui. Un piccolo incidente occorso proprio in Sicilia ha costretto Basso a uno stop di un paio di settimane, ma ora si parte e il corridore varesino è pronto a recitare un ruolo da protagonista. Basso ha detto di puntare quanto meno al podio, ma in cuor suo sa bene che dopo il terzo posto del 2004 e il secondo del 2005, l’obiettivo deve essere quello di salire sul gradino più alto del podio di Parigi.
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