Torino, 29 giu. (LaPresse) – Dopo il secondo posto ottenuto al Gran Premio d’Europa sul circuito di Valencia, Fernando Alonso è pronto per tornare protagonista a Silverstone. “Con la squadra – spiega lo spagnolo sul sito della Ferrari – abbiamo analizzato lo svolgimento dell’ultima gara e i piani di sviluppo a breve e medio termine. Di Valencia mi porto dietro un bel ricordo. E’ stato un weekend positivo, soprattutto in gara. Intanto ho riempito un buco nella mia collezione di trofei ma l’emozione più bella è stata rivedere la gioia del pubblico quando ho superato Mark, prima in pista e poi al pit-stop: correre in Spagna è sempre qualcosa di speciale!”. Per Alonso questo è un momento importante per la stagione della Ferrari: “Siamo in crescita, come si è visto nelle ultime tre gare – dice – ma ora dobbiamo confermare i progressi visti a Monaco, Montreal e Valencia anche su una pista dalle caratteristiche profondamente diverse, che si adatta sicuramente di più ai nostri avversari principali”.

Alonso si proietta poi al prossimo impegno del Mondiale: “A Silverstone – spiega lo spagnolo – ci vuole tanta efficienza aerodinamica ed è questa l’area su cui noi siamo in più indietro. Avremo delle novità ma da qui a dire che avremo recuperato il distacco… Magari! Dobbiamo essere realisti e sapere che non è possibile che in meno di due mesi – questo il tempo trascorso dalla gara di Barcellona – si sia recuperato quel distacco che avevamo accusato sul Circuit de Catalunya: non era un giro – quello era stato frutto dello svolgimento della gara – ma non era certamente quello che abbiamo visto nelle ultime gare. Noi dobbiamo continuare a lavorare, migliorare la macchina e sono convinto che la vittoria arriverà. Quando? Non ho la sfera di cristallo per poterlo affermare con certezza”.

Oggi la Pirelli ha informato sulla scelta dei prossimi pneumatici. Nel Gran Premio di Gran Bretagna verranno utlizzate la Soft e la Hard, la stessa scelta che ha caratterizzato lo scorcio iniziale del campionato: secondo Alonso per la Ferrari “c’è una sfida in più, quella di dimostrare di saper far lavorare ogni pneumatico nella maniera migliore. Del resto, le gomme sono uguali per tutti ed è inutile stare a discutere se la scelta dell’accoppiata delle mescole sia favorevole all’uno o all’altro: sta alle squadre saper adattare e migliorare la monoposto anche per sfruttare le gomme, sia come prestazione pura che come durata”.

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