Previste sanzioni in caso di violazione sanzioni da 30mila a 600mila euro

Un regolamento per il “rispetto del principio di non discriminazione e di contrasto ai discorsi d’odio” che “introduce una tutela rafforzata per le lesioni più gravi dei diritti fondamentali, quali l’istigazione alla violenza, all’odio o a commettere reati di terrorismo e indica i criteri a cui i programmi televisivi devono attenersi”. Lo ha approvato all’unanimità il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) nella seduta del 22 febbraio in attuazione delle disposizioni dell’articolo 30 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi. Il regolamento prevede sanzioni in caso di violazione sanzioni da 30mila a 600mila euro. L’intervento che riguarda il mondo delle tv “getta le basi per la riflessione in materia di estensione della tutela della persona sulle piattaforme video” informa l’Agcom in una nota.

Il provvedimento è stato assunto dopo una consultazione pubblica avviata nel luglio 2022 – fa sapere l’Autorità – che ha visto un’ampia partecipazione del settore dei servizi media principali destinatari del Regolamento, del mondo delle università e dell’associazionismo dedito alla tutela della dignità della persona in tutte le sue sfaccettature.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata