Prosegue il botta e risposta tra Antonella Ruggiero e Piero Cassano sui Matia Bazar. Dopo la replica della cantante in cui lo definiva “Gente che parla di cose che non sa”, Cassano – membro fondatore della band – replica con un post su Facebook: “Ciao Antonella leggo solo ora. Guarda che non mi chiamo ‘Gente’ ma Piero… Piero Cassano. Se quel Gente è riferito a me, come credo, il tutto è ancor più squalificante”, così inizia il post di Cassano in risposta alla ex collega di band che aveva risposto tranchant sentendosi accusata di irriconoscenza proprio da Cassano.
“Ho un mio nome preciso, come precisi sono sempre stati i nomi di Giancarlo ed Aldo che invece di definirli come li hai definiti tu – si legge ancora nel post di Cassano – avrebbero meritato di essere menzionati in maniera diretta, con almeno un minimo di affetto, di rispetto, cuore e sentimento. E ciò vale anche per Mauro Sabbione – Antonella, sono Piero: quello che più di tutti ti ha voluto nel 1975 ad ogni costo, come voce dei Matia Bazar. E questo dopo che con Aldo scrissi un tuo primo singolo da solista nel 1974, periodo ante Matia: La Strada Del Perdono”.
Cassano conclude con un’affermazione che sembra voler chiudere la querelle: “Non risponderò più ai prossimi post di Antonella. Voglio tirarmi fuori da queste diatribe che credo offendano molti di voi, e mi fanno male. Ognuno ha il suo carattere… Ricordate tutti comunque che Antonella ha una voce davvero unica”.
Cosa dice Antonella Ruggiero nell’intervista al Corriere
Perché ha lasciato i Matia Bazar? “Perché volevo fare altro, perché la routine dei concerti, delle prove, delle trasferte mi avevano stancato, forse anche inaridito. Volevo un rinnovamento che fosse prima di tutto personale”.
È stato un addio facile?
“No, è stato un addio difficile. Non drammatico, per carità, ma nonostante io avessi mandato per tempo i preavvisi e avessi comunicato la decisione con largo anticipo, gli altri compagni di band hanno fatto fatica a capire la complessità”.
Non ha più sentito il resto della band, negli anni successivi?
“Ci siamo rivisti ai funerali di due di loro, purtroppo”.

