L'esibizione del cantautore romano in occasione dei 25 anni dall'uscita dell'album

Il leader dei Tiromancino, Federico Zampaglione, ha raccontato ‘La descrizione di un attimo‘, incontrando i giornalisti in occasione dell’uscita dell’edizione celebrativa per i 25 anni dell’album, prevista per venerdí 20 giugno. “Aveva l’obiettivo di rompere tutta una serie di schemi. In quel periodo la musica era settorializzata, da una parte c’era il pop da alta classifica, Eros, Lorenzo e gli altri. Dall’altra c’era la musica alternativa, fatta da band che giravano nel circuito dei centri sociali, con un approccio opposto, che non andava in radio e in tv. Questo disco era una scommessa perché voleva riuscire a piazzarsi nel mezzo tra questi due mondi”, spiega il cantautore romano. “Volevamo avere delle canzoni cantabili, delle melodie accessibili ma che non rinunciassero allo stesso tempo ad un livello di sperimentazione e commistione tra i vari generi come il pop, il rock e la musica elettronica – prosegue Zampaglione -. Io amavo Venditti e Dalla ma anche i Marlene e gli Afterhours. Era un disco che non voleva tenere fuori nulla di ció che ci piaceva“.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata