"Al Concertone in 60 anni di carriera non mi hanno mai invitato, eppure sono un lavoratore"

“Che cosa penso dei concerti in playback nei quali si canta con l’autotune? Beh, vogliamo la modernità e ce la stanno presentando. Non mi stupisco. Io non l’ho mai fatto, ma fossi nato in quest’epoca, chissà, forse l’avrei fatto anch’io, ma sono nato in un’altra epoca in cui era doveroso essere se stessi e cantare con il dono di mamma natura che a me non è mai mancato”. Così Al Bano commenta a LaPresse la nuova tendenza emersa anche al Concerto del Primo Maggio nel quale va detto che tra le 200 mila presenze in Piazza San Giovanni c’erano moltissimi ragazzi. Tanti genitori hanno portato i bambini a vedere i cantanti da vicino, chi dalle transenne chi dal backstage. 

“I giovani hanno riscoperto la musica? Era ora” risponde Al Bano che aggiunge: “La musica è la migliore compagnia dell’essere umano, poi ognuno sceglie il genere da ascoltare. ‘Senza musica la vita sarebbe un errore’ come sostiene Nietzsche. Io per quello feci il cantante. L’altra sera il 28 aprile al mio concerto vicino Crotone c’erano 10 mila persone, tra cui molte famiglie, dai 6 anni fino ai 70enni”. 

“Mai invitato in 60 anni di carriera al Concertone”

“Se ho visto il Concertone? No perché ero con Bruno Vespa per Porta a Porta. Tuttavia, mi chiedo come mai in 60 anni di carriera non mi hanno mai invitato al Concerto del Primo Maggio? Eppure lavoratore sono sempre stato, contadino, operaio, studente ma alla festa dei lavoratori non mi hanno mai invitato, non ne soffro sia ben chiaro, ma da artista mi faccio questa domanda”.

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