Il tenore, una delle figure emergenti della lirica italiana, si racconta in esclusiva a LaPresse

A 34 anni ha debuttato alla Scala interpretando il personaggio di Bardolfo nel Falstaff di Giuseppe Verdi: il giovane tenore Christian Collia è una delle figure emergenti della lirica italiana. In occasione dell’uscita della sua biografia ‘Marinaio di terra‘, l’artista calabrese si racconta in esclusiva a LaPresse. “Dopo tanti sacrifici, grazie alla testa dura calabra che mi ha spinto a non mollare mai e lottare sempre, finalmente ce l’ho fatta. Ma devo dire che senza la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto economicamente e moralmente oggi non avrei avuto la possibilità di arrivare a cantare alla Scala. Un grande traguardo, ottenuto a 34 anni che ho compiuto tra l’altro proprio in teatro. Perché il 16 abbiamo avuto il debutto e alla mezzanotte ho festeggiato il mio compleanno speciale proprio lì”, ha raccontato Collia.

Una passione che nasce da lontano

Una passione per la lirica che nasce da lontano. “Sia i miei genitori che mia nonna cantavano, c’è sempre stata la musica in casa. Un giorno stavo cantando e una signora, docente di pianoforte, mi ha ascoltato e spinto a essere seguito da un insegnante di canto. Avevo 6-7 anni, così sono entrato in Conservatorio a Vibo Valentia. Da lì è nata la grande passione, che mi ha portato dal maestro Carlo Bergonzi a Busseto da dove poi ho intrapreso questa carriera”, ha raccontato.

“I miei punti di riferimento? Schipa e Kraus”

Un percorso, quello di Collia che è partito dalla Calabria e che lo ha portato a calcare i teatri più importanti d’Italia come la Fenice a Venezia, fino appunto alla Scala. Collia è cresciuto nel mito di due leggende della lirica italiana e mondiale, con le idee chiare circa anche i personaggi che gli piacerebbe interpretare a teatro. “I miei punti di riferimento sono stati il tenore Tito Schipa e lo spagnolo Alfredo Kraus. Tra i personaggi mi piacerebbe interpretare Nemorino ne ‘l’Elisir d’amore’ di Donizetti, l’altro è Alfredo nella ‘Traviata’ di Verdi“. Ma Collia è anche un giovane che vive il suo tempo e che segue la musica in tutte le sue forme. “Quando torno a casa mi piace staccare, per cui ascolto tanti altri generi musicali. Tra l’altro ho un fratello deejay producer, per cui ascolto di tutto e di più sia pop e anche rock ogni tanto. Amo per esempio molto Marco Mengoni“, ha rivelato.

“Sanremo? Non mi pongo limiti”

Come non parlare allora del Festival di Sanremo che sta arrivando, dove Mengoni ha trionfato più volte. “Sanremo a volte lo seguo con passione e altre volte no, dipende anche dai cantanti in gara”, ha ammesso Collia a cui però non dispiacerebbe fare un’esperienza sul palco dell’Ariston. “Non lo escludo e sarebbe molto interessante. Io sono uno che non si pone limiti, mi piace mettermi in gioco. Sarebbe anche un modo per far conoscere ancora di più il mondo della lirica, che devo dire negli ultimi tempi si sta aprendo sempre di più ai giovani”.

“Bellissimo vedere i teatri pieni di giovani”

“A teatro c’è stato un ricambio generazionale ed è bellissimo vedere i teatri pieni di giovani“, ha raccontato Collia, che proprio ai giovani che magari sognano come lui di cantare alla Scala consiglia: “Io dico di essere sempre sinceri e onesti con se stessi, perché solo così si può capire quali sono le proprie potenzialità e i propri limiti. E di conseguenza non mollare mai e puntare sempre in alto, perché solo così si possono avere delle possibilità”.

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