Il cantante partenopeo racconta le emozioni del suo primo Festival
Portare Napoli, la sua Napoli, al Festival di Sanremo. Tra i Big della 74/a edizione del Festival con il brano ‘I p’ me, tu p’ t’, quasi interamente cantato in napoletano, arriva sul palco dell’Ariston Geolier, uno dei fenomeni emergenti del rap italiano. Forte delle sue radici e sempre teso a superare qualsiasi limite geografico e musicale, in pochi anni è riuscito a diventare punto di riferimento per l’urban italiano, nonché nome tra i più richiesti da tutta la scena, collezionando, in così poco tempo, importanti certificazioni: ben 53 dischi di platino e 23 dischi d’oro. Geolier, al secolo Emanuele Palumbo, racconta in esclusiva a LaPresse le emozioni e l’attesa per il suo debutto nella principale manifestazione canora del Bel Paese.
“Emozionato di portare il napoletano in prima serata”
“Mi aspetto di portare con me e di confermare tutto ciò che ho imparato in questi mesi di preparazione. La vera emozione sta nel portare il napoletano su quel palco, forse la definirei più adrenalina. Non è ansia, ovviamente sono emozionato, ma voglio andare lì per dimostrare chi sono e per portare il napoletano in prima serata davanti a tutta Italia”, dichiara il giovane rapper di Secondigliano.
Il brano sanremese – prodotto da Michelangelo – è una canzone uptempo, con cassa dritta. Parla di una coppia che si ama troppo ma, allo stesso tempo, capisce che è arrivato il momento di riprendersi ognuno i propri spazi e pensare un po’ anche a se stessi. Amare vuol dire anche accettare la fine di una storia, nel rispetto del partner. Un testo cantato quasi interamente in napoletano, una scelta voluta quella di Geolier che vuole portare sul palco la Napoli del terzo millennio ma con “l’esperienza, la cazzimma, tutto questo fa parte di me e lo porterò a Sanremo perché Napoli cammina al pari passo con me”. “Porterò soprattutto la mia napoletanità. Porterò Napoli, il napoletano e anche come pensa il napoletano. Io porto sempre con me una cartolina di Napoli in tasca – aggiunge – quando mi sposto dalla mia città. Con chiunque io parli, da chi è andato a Milano a chi è andato in America, è sempre legato a Napoli, il cordone non si è mai staccato e sarà con loro per sempre”.
Il ricordo di Massimo Ranieri
E non a caso è stato proprio un grande artista napoletano a far nascere in lui quella voglia di mettersi in gioco e di poter essere anche lui un giorno protagonista all’Ariston. “Sì, Sanremo è sempre stata una cosa familiare in tutte le case degli italiani e anche nella mia. L’unico ricordo indelebile che ho è di una serata con mio nonno e con la mia famiglia, mentre guardavamo Massimo Ranieri che cantava a Sanremo, quello è il Sanremo che ricordo più di tutti. Quel ricordo mi ha spinto ad andarci portando un brano in napoletano, altrimenti non ci sarei andato”, rivela ancora il cantante napoletano. Forte del grande successo del suo secondo album ‘Il Coraggio dei Bambini’, disco alla #1 della Classifica degli album più ascoltati dell’anno in Italia su Spotify, Geolier ha appena annunciato un altro grandissimo record: dopo ben due sold out allo Stadio Diego Armando Maradona il 21 e 22 giugno, ha aggiunto una terza data il 23 e sarà così il primo artista in assoluto, internazionali inclusi, ad esibirsi con 3 live tutti esauriti nello stadio della sua città. “L’emozione per i 3 stadi è inquantificabile. Voglio che gli stadi siano la festa di Napoli, deve essere una festa della città. Quando verrà il momento di fare le prove, una settimana prima, inizierò a realizzare. Ora è tutto assurdo, è troppo”, conclude Geolier.
Visualizza questo post su Instagram
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata