Il Boss omaggia la musica black statunitense

È uscito venerdì 11 novembre il 21esimo album di Bruce Springsteen, ‘Only The Strong Survive’, in cui il Boss si cimenta con 15 classici soul, grande passione del musicista del New Jersey. Springsteen nell’album si è limitato a cantare, mettendo la sua voce roca al servizio di brani della tradizione black americana, con brani che vanno dal 1962 al 2000. 

“Volevo fare un album in cui cantare e basta – spiega Springsteen – E quale musica migliore, per fare tutto questo, se non il repertorio americano degli anni sessanta e settanta? Ho preso ispirazione da Levi Stubbs, David Ruffin, Jimmy Ruffin, the Iceman Jerry Butler, Diana Ross, Dobie Gray, Scott Walker, tra gli altri. E ho provato a rendere giustizia a tutti loro e a tutti gli spettacolari autori di questa musica gloriosa”.

L’album, disponibile in digitale, in versione cd, doppio Lp nero e doppio Lp arancione , è stato anticipato dal primo singolo estratto, ‘Do I Love You (Indeed I Do)’ e dalla hit del 1985 dei Commodores, ‘Nightshift’, e da ‘Don’t Play That Song’.

Nel lavoro ci sono anche omaggi anche a grandi voci femminili come Diana Ross & The Supremes (‘Someday We’ll Be Together’) e Aretha Franklin (‘Don’t Play That Song). In ‘Only The Strong Survive’ Bruce si è avvalso della collaborazione degli E Street Horns, degli arrangiamenti degli archi realizzati da Rob Mathes e dei cori di Soozie Tyrell, Lisa Lowell, Michelle Moore, Curtis King Jr., Dennis Collins e Fonzi Thornton.

Il 2023 vedrà il ritorno on the road di Bruce Springsteen and The E Street Band, con una serie di date negli Stati Uniti e in Europa, inclusa l’Italia

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata