Il cinema dà l’addio al regista Mirko Locatelli, che si è spento a 50 anni dopo una breve malattia. Milanese, nato il 22 ottobre del 1974, si era da tempo trasferito a Casorzo Monferrato, in provincia di Asti.
La factory nell’Astigiano
Si spegne una figura eclettica e instancabile, che ha lasciato un segno indelebile nel panorama cinematografico italiano, distinguendosi per la sua capacità di affrontare temi complessi con sensibilità e profondità. Nell’Astigiano aveva creato una vera e propria factory (attori e registi lo andavano a trovare per lavoro e per piacere) e lì stava per girare il suo prossimo film. In seguito a un incidente stradale in adolescenza era tetraplegico. Dapprima giornalista, dal 2002 inizia a dedicarsi al cinema con un’attenzione particolare per i temi legati alla disabilità e all’adolescenza. Fondatore, insieme alla sceneggiatrice Giuditta Tarantelli, sua compagna di vita, della casa di produzione cinematografica Officina Film.
I suoi film e il sodalizio con Filippo Timi
Nel 2008 realizza il suo primo lungometraggio, “Il primo giorno d’inverno”, presentato in concorso nella sezione Orizzonti della 65esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nel 2013 fonda Strani Film e produce “I corpi estranei”, scritto e prodotto con Giuditta Tarantelli, con l’attore protagonista Filippo Timi. Il suo terzo film, “Isabelle” con Ariane Ascaride protagonista, viene presentato nel 2018 in anteprima mondiale al Montreal World Film Festival, dove ottiene il premio per la Miglior Sceneggiatura. Nel 2022 realizza “La memoria del mondo” con Fabrizio Falco nel ruolo di protagonista, presentato in anteprima mondiale al Torino Film Festival 2022, nella sezione Nuovi Mondi.

