Gene Hackman morto probabilmente il 17 febbraio

Gene Hackman morto probabilmente il 17 febbraio
Gene Hackman

In quella data il suo pacemaker ha smesso di funzionare. Lui e la moglie negativi al monossido di carbonio

I risultati preliminari dell’autopsia non hanno determinato come il premio Oscar Gene Hackman e sua moglie siano morti nella loro casa di Santa Fe, nel New Mexico, ma hanno escluso che siano stati uccisi da avvelenamento da monossido di carbonio. Lo ha riferito lo sceriffo che conduce le indagini. Le condizioni dei corpi rinvenuti mercoledì indicano che le morti sono avvenute almeno diversi giorni prima e non c’erano segni di omicidio. In una conferenza stampa, lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza, ha dichiarato che l’esame iniziale del medico legale non ha mostrato segni di monossido di carbonio, un gas incolore e inodore prodotto da elettrodomestici da cucina e altri oggetti che bruciano combustibile. Quando si raccoglie in case poco ventilate, può essere fatale. 

Un esame del pacemaker del premio Oscar Gene Hackman ha mostrato che ha smesso di funzionare il 17 febbraio, il che significa che potrebbe essere morto nove giorni prima del ritrovamento del suo corpo e quello della moglie, Bets Arakawa. Lo ha riferito lo sceriffo della contea di Santa Fe, Adan Mendoza. Il corpo di Hackman è stato trovato in un ingresso. Il corpo di sua moglie era in un bagno. Era sdraiata su un fianco e vicino alla testa c’era una stufetta.

Gli investigatori hanno detto che la stufetta probabilmente è stata tirata giù quando è caduta. C’era anche un flacone di medicinali aperto e delle pillole sparse su un piano di lavoro. Se le pillole o altre droghe siano state un fattore non sarà noto fino a quando i test tossicologici non saranno completati nelle prossime settimane. Il dottor Philip Keen, medico legale in pensione della contea di Maricopa, in Arizona, ha detto che è improbabile che una persona che inizialmente risulta negativa al test del monossido di carbonio venga poi trovata avvelenata da esso. Ha anche detto che il momento in cui un pacemaker smette di funzionare potrebbe segnare il punto in cui una persona muore, ma non sempre. 

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