Il 16 gennaio 2023 se ne andava una delle più grandi attrici del cinema italiano: "Un esempio di umanità e generosità"
“Dalla scomparsa di Gina non ho visto grandi esempi di ricordi o di omaggi nei suoi confronti che le avrebbero gratificata. Questo ancora manca”. Lo ha dichiarato a LaPresse Angelo Perrone, press manager di Gina Lollobrigida, a due anni dalla scomparsa dell’attrice, avvenuta il 16 gennaio del 2023. “Purtroppo, lo dico in generale, nel mondo dello spettacolo al momento sì dicono tante cose ma poi difficilmente si ricordano di personaggi che hanno dato molto come nel caso di Gina. Penso che ancora l’Italia debba omaggiarla come merita. Si era parlato di mostre e quant’altro in suo onore, ma poi in realtà è stato fatto ben poco, nulla di quello che è stato fatto le sarebbe piaciuto. Gina ha dato tanto. Penso che non sia stata contraccambiata dal mondo dello spettacolo per quanto merita. E mi piace parlarne al presente. C’è sempre tempo per farle i dovuto omaggi e manifestazioni“, ha aggiunto Perrone.
“Ho avuto la fortuna di conoscere bene Gina negli ultimi quattro anni di vita quando abbiamo iniziato a lavorare insieme, anche se la conoscevo già tempo prima. Era una donna di talento, una grande attrice ma soprattutto un persona molto generosa, era un esempio di umanità e generosità, sposava sempre le cause che le venivano proposte, si concedeva molto. Ecco mi piace ricordarla per la grande generosità di donna”, ha proseguito il press manager che manifesta il suo rammarico per un sogno che non è riuscito a realizzare. “Insieme ad Andrea Piazzolla, che l’ha seguita fino alla fine, avevamo iniziato di occuparci di un’idea. Il mio grande rammarico è non essere riuscito in tempo a poterle fare un regalo che era quello di farle dare un Oscar alla carriera. L’idea ci venne molto tardi, quando Gina era molto malata. I tempi dell’Academy erano molto lunghi, volevamo farle una sorpresa ma ci siamo mossi troppo tardi. Pur avendo vinto tanti premi in Italia, dal David di Donatello ai nastri d’Argento, l’Oscar alla carriera sarebbe stato il consacramento alla sua carriera di artista“, ha proseguito.
“Ultimamente la sua immagine di attrice era disturbata da faccende personali, i fatti privati gettati un pubblico li avrebbe voluto evitare, per difendersi è stata costretta a dover apparire in tribunale. Gli ultimi anni sono stati un po’ tribolati, pieni di amarezza. Le sarebbe piaciuto essere ricordata per i film che ha fatto piuttosto che per diatribe del tutto personali”, ha concluso.
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