Presentata alla Scala la pellicola che ripercorre la storia magnifica della ballerina italiana

Riuscire a raccontare in un film la grandezza di Carla Fracci. Un’impresa titanica, come immensa è stata la vita e l’arte della più grande ballerina italiana di sempre. Ci sono riusciti la produttrice Gloria Giorgianni con il regista Emanuele Imbucci ed è nato ‘Carla‘, un film dedicato all”etoile per sempre’ con protagonista Alessandra Mastronardi, presentato in anteprima alla Scala, per decenni casa di Carla Fracci, e che sarà al cinema l’8, 9 e 10 novembre e il 5 dicembre su Rai1.

La sceneggiatura ripercorre alcune tappe fondamentali della vita della stella della danza, a partire dalla paura dei bombardamenti da bambina (interpretata da una bravissima Elisa Proietti), che esorcizzava osservando le libellule su uno stagno, di cui ammirava grazia e forza. Poi la durissima scuola della Scala, alla quale si recava accompagnata in tram dal padre, tranviere nella Milano che stava rinascendo nel dopoguerra. La rivalità con le altre allieve, tutte invece figlie della ‘Milano bene’, e la nascita anche di grandi amicizie.

La scelta della maternità in un momento in cui, come ha ricordato il suo compagno di una vita, Beppe Menegatti, “nessuna ballerina ad alto livello diventava madre. Ma lei ha difeso questa sua scelta”. Poi il ritorno sul ‘suo’ palco milanese, al fianco di Rudolf Nureyev (interpretato nel film da Léo Dussollier), che la spronò a tornare, non accettando un ‘no’: insieme prepararono in soli cinque giorni un’edizione memorabile de ‘Lo Schiaccianoci’. Il film ruota intorno a questi momenti, e soprattutto al lavoro, la disciplina, l’umiltà di una stella di prima grandezza che ha continuato sempre ad allenarsi come se avesse appena cominciato. E che ha anche seguito una parte delle riprese, come ricorda una emozionata Mastronardi, che non manca mai, nel corso della presentazione, di citarla come ‘la signora Fracci’: “Quando è arrivata sul set siamo stati tutti in silenzio. Lei si è avvicinata a un carrello dei macchinisti, si è appoggiata e ha cominciato a fare esercizi alla sbarra.

Questa era lei”. La direttrice di Rai Fiction, Maria Pia Ammirati, sottolinea che il fatto che l’etoile, tra le sue ultime uscite, sia stata sul set “è il più grande regalo”, mentre la produttrice Gloria Giorgianni ricorda: “Mi ha detto ‘è la prima volta che salgo sul palco della Scala e non ballo'”. Menegatti, tra i protagonisti del film (interpretato da Stefano Rossi Giordani), come della vita di Carla Fracci, si è detto “tremendamente felice, soprattutto per Carla, perché se fosse stata qui avrebbe pianto di commozione”.

La sfida più grande era riassumere in meno di due ore una vita e una carriera straordinarie: “Abbiamo lavorato su una vita lunghissima e piena – spiega il regista – e non avremmo mai potuto raccontare tutto.Allora abbiamo puntato sull’emotività. Quando le abbiamo mostrato i bozzetti, le prime immagini, le abbiamo parlato della sceneggiatura, nei suoi occhi abbiamo visto l’amore per tutto quello che aveva fatto.È la storia di una donna profondamente umana e con una grandissima forza”.”È stata un’emozione indescrivibile – racconta Mastronardi – soprattutto quando ho lavorato sotto i suoi occhi. Per me all’inizio è stato difficile anche indossare le scarpette da danza. Ma ogni cosa che ho fatto qui, io l’ho fatta per lei. E il più grande rammarico è che non sia qui a vederlo. Siamo abituati a vedere la signora Fracci sempre con il sorriso, mentre danza leggera. Ma non abbiamo mai visto le lacrime, le ferite sui piedi, e qui abbiamo fatto vedere anche quello. È stato un onore, e una grandissima responsabilità”. Come lo è raccontare la grandezza.

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