Il giovanissimo attore è tra i protagonisti del film con Marco D'Amore e della serie su Disney+: "Inno a Napoli, che per me è tutto"

“Sono giorni importantissimi per me, sto accogliendo l’onda del momento“. A parlare a LaPresse da Napoli, con un poco di emozione nella voce, è Gennaro Filippone, uno dei protagonisti del film ‘Criature’ di Cécile Allegra, uscito al cinema il 5 dicembre, e della serie tv ‘Uoderbois’, uscita su Disney+ ieri, il 6 dicembre. Un’ondata di successo a soli 15 anni: “La mia carriera però è iniziata ancora prima – dice – con ‘Pinocchio’ di Matteo Garrone”.

Per la regia di Andrea De Sica e Giorgio Romano, la serie tv ‘Uonderbois’ è tratta da un soggetto originale di Barbara Petronio, che è anche Produttore Esecutivo, Gabriele Galli e Giorgio Romano ed è prodotta da Raffaella e Andrea Leone per Lotus Production, una società di Leone Film Group. La serie è ambientata a Napoli, e quattro dei suoi cinque giovani protagonisti arrivano dalla PM5 Talent di Peppe Mastrocinque: “Cos’è per me Napoli?” dice con un sospiro Filippone. “Eh, Napoli per me è tutto. E’ la mia casa, è famiglia, è tutto. E’ la città più bella del mondo” racconta ancora. Anche ‘Criature’, in cui recita Marco D’Amore, è un inno alla città partenopea, che nell’ultimo anno è stata al centro di opere, dalla tv al cinema, di grande successo.

Come ci si sente a lavorare con attori e registi famosi? “Beh, è bellissimo – dice – quelli che mi ispirano di più sono Massimiliano Caiazzo, Marco D’Amore e Serena Rossi. Tra i registi non so chi mi sia rimasto nel cuore, un po’ tutti, non saprei sceglierne uno”. A sentirlo parlare, sembra un attore già navigato: “Quando lavoro per un progetto mi focalizzo al 101% sul progetto e non sulla vita sociale. La scuola è importantissima, cerco di non trascurarla e stare al passo ma faccio poca vita sociale nei momenti in cui giro sul set”, racconta. Ora, però, è il momento di festeggiare: “Tra le due uscite sono giorni importantissimi per la mia carriera. ‘Criature’ lo vedremo tutti insieme al cinema, con amici e parenti, per ‘Uonderbois’ ho organizzato una grande festa a casa, per vedere tutti assieme le puntate in tv”.

Da Napoli al futuro: “Tra 10 anni mi vedo un attore maturo”

Già nel 2021 è stato protagonista della serie Netflix ‘Generazione 56 k’ e come tanti giovanissimi attori è passato anche da ‘Un posto al Sole’. “La recitazione secondo me è un viaggio, noi attori abbiamo la possibilità di vivere mille vite in una sola. Esplorare paure, sogni, che non appartengono a noi ma che possiamo fare nostri per un momento. E’ un dono che permette di raccontare storie, capace di lasciare un segno profondo in chi le ascolta”, racconta.

E dopo tutto questo successo, come si vede un adolescente di oggi tra 10 anni? “Tra 10 anni mi vedo come un attore più maturo, continuando a impegnarmi potrei essere coinvolto in progetti anche più significativi e importanti. Il futuro è mio, il mio futuro sta nelle mie mani, quindi sta a me costruirlo passo dopo passo”, conclude, risoluto.

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