Morgan: "Artisti non tutelati dalla politica"
IN AGGIORNAMENTO. La pioggia non ferma il pubblico. Ha preso il via alle 13:15, con l’opening (in esclusiva su RaiPlay) condotto da BigMama, il concerto del Primo Maggio per la prima volta allestito per quest’anno al Circo Massimo e non, come avvenuto negli anni scorsi, a Piazza San Giovanni in Laterano, inagibile causa lavori per il Giubileo del 2025. “Vi amo? La pioggia ci piace”, ha esordito Big Mama. Ancora scarsa affluenza. Davanti al palco pochi spettatori a causa della pioggia caduta sulla Capitale che per lunghi tratti della mattinata. Un centinaio di persone hanno raggiunto l’area allestita.
L’evento per la Festa del Lavoro dopo la prima parte dedicata agli esordienti, entra nel vivo alle 15:15 con la diretta televisiva su Raitre. A condurre l’evento Noemi ed Ermal Meta. Quasi nove ore di musica ma anche il tema dei diritti, come da tradizione. “Costruiamo insieme un’Europa di pace, lavoro e giustizia sociale” è lo slogan che CGIL, CISL e UIL hanno scelto per la Festa dei Lavoratori 2024. La linea artistica del Concertone 2024 si svilupperà attorno al concept “Ascoltiamo il Futuro #1M2024”, con l’intenzione di segnare una nuova tappa nella narrazione musicale che il Primo Maggio porta avanti da tempo, nel tentativo di raccontare il presente della scena musicale nazionale, immaginandone il futuro.
Massini: “Sono antisfascista, non ho detto antifascista”
“Siete 50/60.000 stasera, bellissimi da guardare ma anche terribili da guardare. Siete tanti quanti i morti sul lavoro. Ogni volta che un lavoratore muore sul posto di lavoro è una carneficina, è uno sfascio, un massacro. Sono un antisfascista, perché oggi se dici antifascista ti identifica la Digos. E allora vorrei dire alla Digos, identificateli tutti”. Così lo scrittore Stefano Massini sul palco del Concertone del Primo Maggio insieme al cantautore Paolo Jannacci. “Chi muore sul lavoro nuore due volte, la seconda quando dicono che sei morto per un incidente. Chi muore sul lavoro muore tre volte, la terza volta quando non gliene frega un cazzo a nessuno. In Italia si può morire due, tre, quattro volte, la quarta quando ti accorgi che sei morto invano, e da uomo diventi fotografia”, ha aggiunto Massini. La coppia ha poi proposto il brano ‘L’uomo nel lampo’.
Morgan con collana Beethoven e D’Annunzio: “Poesia e musica”
Ludwig van Beethoven e Gabriele D’Annunzio ritratti su una collana indossata da Morgan durante la sua esibizione sul palco del concerto del Primo Maggio a Roma. “C’è Beethoven e c’è D’Annunzio: poesia e musica. Perché sono libertari. Io sono libertario”: così il cantautore ha spiegato la sua scelta dopo la sua performance. “Prima di Beethoven la musica era un’altra roba. Serviva solo per ravvivare le feste dei ricchi. Dopo Beethoven la musica parla delle emozioni. Quindi è il più grande musicista di tutti i tempi, perché ha inventato le emozioni”, ha rimarcato Morgan. E D’Annunzio? “D’Annunzio perché piove“, ha scherzato.
Tananai dedica ‘Tango’ a rapper iraniano
Il cantante Tananai dedica la canzone ‘Tango’ al rapper iraniano Toomaj Salehi condannato a morte per aver criticato la politica del governo sulle donne schierandosi a favore del movimento di protesta “Donna, vita, libertà“. “Il prossimo pezzo mi sento di dedicarlo ad un cantante iraniano che è stato condannato a morte perché la sua musica non piaceva al regime in cui stava: Toomaj Salehi. Oggi Tango è per lui”, ha detto Tananai dal palco.
Geolier: “Siamo uguali finché rimaniamo sotto lo stesso cielo”
“Siamo tutti uguali finché rimaniamo sotto lo stesso cielo. Una voce va a tutte quelle persone che vengono trattate in modo diverso per il luogo di provenienza o il colore della pelle, una voce per tutti quelli che si aggrappano al lavoro senza sicurezza, una voce va alle donne che sono troppe a subire. Viva la mia città, Napoli, che mi fa da madre e da padre”. Così Geolier, al termine della sua esibizione sul palco del Concerto del Primo Maggio al Circo Massimo.
Noemi e Ermal Meta leggono ‘La guerra di Piero’ di De Andrè
Noemi ed Ermal Meta sul palco del Concerto del Primo Maggio leggono le strofe de ‘La guerra di Piero’ di Fabrizio De André, racconto dolce e triste della contraddittorietà e stupidità della guerra, fatto dal punto di vista di un semplice soldato.
Achille Lauro: “Per sempre dalla parte degli emarginati”
“Per sempre dalla parte degli emarginati“. Così a fine esibizione Achille Lauro, tra gli oltre 50 artisti saliti sul palco del Concertone del Primo Maggio. Il cantante ha poi letto alcuni articoli della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Etologa Goodall: “I giovani devono credere nel loro futuro”
“So che preferireste ascoltare la musica ma vorrei parlarvi invece di come gli scimpanzè si avvicinano alla musica, quando si sdraiano e si avvicinano agli altri fanno questo rumore”. Così l’etologa, antropologa e scrittrice Jane Goodall, al concerto del Primo Maggio a Roma. “Sono nata amando gli animali, ho avuto una madre che mi ha sempre sostenuto, mi sono innamorata di Tarzan ed ero gelosa del fatto che ha sposato la Jane sbagliata. Ho deciso da bambina di trascorrere la mia vita in Africa. Mi è stata data la possibilità di apprendere dagli esseri a noi più vicini, le scimmie, che hanno anche un lato più aggressivo, proprio come noi. Ognuno di noi può lottare per un mondo in cui le comunità umane, gli animali e l’ambiente sono in equilibrio. I giovani devono credere nel loro futuro, e in un mondo migliore. Con l’associazione Radici e germogli ho lanciato un programma per coinvolgere dall’asilo all’università nell’aiuto alla natura. Tarzan ha scelto la Jane sbagliata”, ha aggiunto.
Rete Studenti Medi: “Se si muore non è scuola e non è lavoro”
Durante il Concerto del Primo Maggio a Roma, studentesse e studenti della Rete degli Studenti Medi hanno esposto uno striscione con la scritta ‘Se si muore, se si è sfruttati, non è Scuola non è Lavoro‘. Nella festa dei lavoratori, gli studenti della Rete hanno ricordato le 18 morti e i quasi 300 mila infortuni durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro dal 2017 ad oggi. “Una scia di sangue che delinea con chiarezza il futuro di precarietà che attende i giovani del Paese“, spiegano.”Troppo spesso dimenticati, non possiamo restare in silenzio davanti alla condizione di migliaia di studentesse e studenti che ogni giorno effettuano percorsi insicuri e precari – dichiara Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi – Le risposte del Ministro Valditara sono del tutto insufficienti e non migliorano sensibilmente la sicurezza dei Pcto. Al contrario, la scuola del Governo Meloni è sempre più orientata ad incentivare questi percorsi ed i rapporti con le aziende, in una prospettiva di un’istruzione orientata alla formazione della manodopera piuttosto che della cultura e della cittadinanza”. Gli studenti della Rete concludono: “Non vogliamo un’educazione alle precarietà, vogliamo che le scuole siano spazi veramente sicuri e non una propedeutica dello sfruttamento. Crediamo sia essenziale combattere la precarietà su tutti i livelli, per questo oggi siamo affianco ai lavoratori della Cgil che stanno raccogliendo firme per i quattro referendum per un lavoro stabile, sicuro, tutelato e dignitoso. Una battaglia di tutte e tutti, specie nell’interesse delle nuove generazioni“.
La Rappresentante di Lista: “A tutte le donne cui hanno tolto le ali”
“A tutte le mie sorelle a cui hanno tolto le ali”. Così La Rappresentante di Lista al concerto del Primo Maggio, al Circo Massimo, poco prima di interpretare il brano ‘Paradiso’. “Resistere significa dire no alla guerra perché è una vergogna per l’umanità”, ha aggiunto.
Morgan: “A X Factor con bomba atomica, a Sanremo con una musicale”
“È stato bellissimo, molto rock, è entrato anche il tg e l’ho trovata una cosa molto d’avanguardia. È stato perfetto, come avevamo pensato, sennò avrei dovuto tagliare la canzone e ho preferito andare avanti per la piazza”. Così Morgan, dopo la sua esibizione al Concertone del Primo Maggio al Circo Massimo di Roma, spiega perché il finale della sua performance sia stato interrotto anzitempo su Rai3 per dare spazio al Tg3. Sul palco dei sindacati, Morgan ha portato il suo nuovo brano, ‘Rutti‘, che descrive come “un’invettiva a favore del popolo e della musica, la discografia lo ha capito e verrà pubblicato da una Major, la Warner, dopo 17 anni. Mi hanno cercato loro, sono degli stalker”. Ma dopo il ritorno a una major arriverà anche il ritorno a X Factor? “Si, torno ma per distruggere tutto con una bomba atomica“, scherza il cantautore. E a Sanremo? “No, lì porterei solo una bomba musicale, perché c’è bisogno di far detonare l’energia musicale. In Italia ce n’è molta, ma è sedata. Dobbiamo portare su quel palco la vera musica e non soltanto l’economia. La musica vive di tante cose non solo di successo e di denaro. I soldi – conclude – sono uno degli elementi della vita, ma questo mondo invece ne è ossessionato“.
Appello per il rapper iraniano Salehi
Come annunciato alla vigilia del Concertone del Primo Maggio, i conduttori Noemi e Ermal Meta hanno lanciato un urlato ‘no’ contro la condanna a morte del rapper iraniano Toomaj Salehi che ha criticato la politica del governo sulle donne schierandosi a favore del movimento di protesta “Donna, vita, libertà“.
Noemi: “Sia fino in fondo festa delle lavoratrici”
“Questa è Claudia Goldin, premio Nobel per l’economia con i suoi studi sul lavoro femminile. Le piaceva fare la detective. Perché le donne vengono pagate peggio? In Italia una donna su due non ha un lavoro, in Italia otto donne su 10 che lavorano hanno un lavoro precario, povero o al part time, 8 mila euro più basso di quello di un uomo”. Così Noemi, conduttrice insieme ad Ermal Meta del Concertone del Primo maggio, nel suo breve monologo. “In Italia una donna su 5 lascia il lavoro dopo aver fatto un figlio, anche se si laureano di più e con voti più alti. Ci dicono di fare più figli ma non si fa abbastanza per conciliare lavoro e maternità, perché non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Quando le donne si rivolgono ai centri antiviolenza, rischiano di trovarsi senza soldi, senza lavoro e con un uomo da mantenere. Denunciare è difficile perché hanno paura della povertà e di non poter garantire un futuro ai propri figli. L’indipendenza economica delle donne è l’unico modo per uscire da situazioni violente e tornare a vivere. Per questo il 1 maggio sia fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il lavoro, giustizia sociale e contro la violenza sulle donne. Sempre”, ha aggiunto.
Sbarra: “Con Cgil e Uil differenze, non divisioni”
“L’unità di azione tra Cgil, Cisl e Uil vive ogni giorno: quando si tratta di rinnovare i contratti, quando gestiamo le crisi aziendali, nelle piattaforme sulla sicurezza, sulla previdenza, sul Pnrr. Io non vedo queste divisioni di cui si parla, vedo una differenza per come valorizziamo e capitalizziamo alcuni risultati che portiamo a casa con le iniziative negoziali e una diversa impostazione della mobilitazione“. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Concertone del 1 Maggio al Circo Massimo. “Molte volte si ha l’impressione che su alcuni grandi temi – penso ai morti sui luoghi di lavoro – serva una fiammata emotiva quando invece come Cisl pensiamo sia necessario tenere un orizzonte lungo di mobilitazione. Sono due mesi che facciamo migliaia di assemblee da Nord a sud per sensibilizzare le persone e costruire insieme una moderna strategia. E poi – ha aggiunto – ci separa anche il giudizio sul profilo dell’azione sindacale che serve ora in questo momento di transizione e cambiamento: la nostra è centrata sulla responsabilità e sul pragmatismo, sul riformismo e sulla valorizzazione della contrattazione collettiva e sull’autonomia dalla politica. Ma oggi – ha concluso il segretario Cisl – e stata una bella e grande giornata di mobilitazione unitaria e di lotta”.
Sbarra: “Cresce cultura sicurezza ma battaglia ancora lunga”
“Sta crescendo una cultura legata alla sicurezza nei luoghi di lavoro, stiamo facendo tanto come sindacato attraverso la contrattazione e cominciano ad avere effetto alcuni provvedimenti negoziati con il governo: la stretta sulle verifiche nei luoghi di lavoro che il governo si è impegnato ad alzare del 60% nel 2024, stanno reclutando nuovi ispettori e tecnici, stiamo forzando sulla formazione obbligatoria, richiamando le aziende alla responsabilità sociale. La battaglia è lunga, bisogna fare di più”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, a margine del Concertone del 1 Maggio al Circo Massimo. “Noi – ha proseguito Sbarra – chiediamo di estendere le procedure degli appalti pubblici anche ai grandi cantieri privati, di dare più potere ai nostri rappresentanti su salute e sicurezza e investire meglio sulla sorveglianza sanitaria. In una parola: costruire una grande strategia nazionale tra politica, imprese e sindacato per spezzare questa lunga scia di sangue e fermare la carneficina”.
Negramaro: “Ricominciamo tutto dalla pace”
“Ricominciamo tutto, dalla pace”. Così i Negramaro dal palco del Concerto del Primo Maggio, primi ad esibirsi nella parte serale dell’evento, facendo riferimento al brano cantato al concerto.
Morgan: “Musica è cibo per collettività, artisti da tutelare”
“Queste persone che stanno sotto la pioggia ad ascoltare il concerto le apprezzo tanto. Quando mai vediamo gente disposta a stare sotto le intemperie? Prima lo si faceva per il pane. Ma succedeva nell’Ottocento. La musica è il cibo per la collettività, che si nutre, è un alimento. Per questo è disposta a mettersi sotto le intemperie. È bello, il concerto è una festa. La musica è un lavoro, dico ai genitori che bisogna assecondare i figli che sono inclini alla musica”. Così Morgan, nel backstage di Rai Radiodue, nel corso del Concertone del Primo Maggio. “Non c’è solo la possibilità di trasformare il sogno in una vera professione che rende l’essere umano più felice ma dà anche frutti economici, il lavoro della musica in Italia rende. È l’ottavo mercato del mondo. Sai chi non se ne rende ancora conto di questo, i politici. Per loro gli artisti non hanno bisogno di leggi e di tutele. Gli artisti vengono sottopagati, diffamati, mobbizzati, trattati male. Gli altri stati se ne sono accorti, gli Stati Uniti gli artisti li proteggono e li rispettano, c’è una intelligence che si occupa della loro tutela”, ha aggiunto.
Bombardieri: “Ancora troppi precari, non ci fermiamo”
“Io non credo che il cambio di qualche migliaio di assunti modifichi i numeri importanti di tanti giovani che non hanno un lavoro. È vero che i numeri sono aumentati ma è vero anche che sono ancora troppi quelli con un lavoro precario e sottopagato. Noi non dobbiamo guardare quelli che stanno avanti ma quelli che stanno indietro”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine del Concertone del 1 Maggio al Circo Massimo rispondendo a chi gli chiede un commento sulle parole della premier, Giorgia Meloni, sui risultati conseguiti dal governo sul fronte dell’occupazione. “Noi continueremo a chiedere al governo interventi per recuperare i giovani rimasti indietro. I numeri li dà l’Istat: 1 milione di lavoratori in nero e 4 milioni sotto i 10mila euro annui, 4 milioni di famiglie che non spendono risorse per curarsi perché non hanno soldi”, continua il segretario. “Questi numeri sono importantissimi, anche se quelli assoluti aumentano. E quindi – ha concluso – non ci fermiamo“.
Morgan: “Artisti non rispettati dalla politica, privi di tutela”
“La musica è molto più importante di quello che i politici pensano. La musica non è festa, è lavoro. Grazie a tutti i ragazzi che sono qui per lavorare oggi. Gli artisti non sono rispettati dalla politica, dal popolo sì”. Così Morgan, sul palco del Concerto del Primo Maggio, con un foglio in mano. “Ai signori politici ricordo che noi italiani siamo gli inventori della musica, la lingua italiana è la lingua della musica. Il fatto che gli artisti siano privi di tutela legale è segno di grande arretratezza e questo è il mio umile pensiero in questo giorno dedicato ai lavoratori. Ora godiamoci la musica”, ha concluso riprendendo a cantare. L’artista ha continuato a suonare mentre in diretta su Raitre sono andati in onda gli interventi dei segretari delle tre sigle sindacali.
Landini: “Basta bugie, occupazione cresce perché bloccate uscite”
“Non bisogna dire bugie e usare i dati per campagna elettorale. Bisogna vedere la situazione”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a margine del Concertone del 1 Maggio al Circo Massimo, rispondendo a chi gli chiede un commento sulle parole della premier, Giorgia Meloni. Oggi la presidente ha infatti evidenziato, in un videomessaggio, i risultati conseguiti dal governo in termini di lavoro, affermando che il tasso di occupazione è aumentato e la precarietà diminuita.”Bisogna dire la verità”, dice però Landini, spiegando che “hanno bloccato le uscite per la pensione e questo ha determinato un aumento. Se si vedono i dati infatti, i giovani e le donne continuano ad essere colpiti dalla precarietà e dalla disoccupazione e il nostro Paese resta in Europa quello con il tasso di occupazione tra i più bassi. E poi di che tipo di occupazione parliamo: abbiamo 4 milioni part time involontari, 3 milioni di contratti a termine. Nel 2023 l’84% dei rapporti di lavoro attivati erano a termine. Quindi – conclude – se si vuole cambiare vanno cambiate le leggi balorde e si deve impedire che la precarietà diventi la condizione di vita di troppe persone“.
Leo Gassman: “Battaglia del singolo diventi battaglia di tutti”
“Quante volte incontriamo per strada sguardi assenti e tristi? Quante volte collezioniamo sulla nostra pelle violenza gratuita? Quante volte accendiamo la tv e vediamo tutte quelle notizie che ci fanno paura, la guerra, le bombe sui bambini, la violenza sulle donne. Io personalmente sono stanco di quell’ansia immotivata, di aver paura di comunicare con la gente e ricevere solamente brutte notizie”. Così Leo Gassman, sul palco del Concerto del Primo Maggio, interpretando il punto di vista della Generazione Z. “Noi abbiamo bisogno di un futuro migliore. Spesso ci accontentiamo di una bugia, non vogliamo altri problemi. Che senso ha vivere questa vita se non parliamo? La battaglia del singolo deve diventare la battaglia di tutti. Insieme possiamo fare la differenza”, ha aggiunto.
La transgender Elisa Casaleggio: “Tra noi il doppio dei disoccupati”
“Ho sempre avuto un pessimo rapporto con la mia pelle. Sono cresciuta in una società che non mi ha mai detto che potevo essere trans e poi, quando ho scoperto che era possibile, mi ha fatta sentire sbagliata ed obbligata ad aderire a degli standard per essere accettata”. Sul palco del Primo Maggio l’intervento della transgender Elisa Casaleggio, prima dell’esibizione degli Ex Otago. “Stando ad alcune ricerche le persone trans sono le persone con un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quello che ci riguarda tutti come società. Noi persone trans siamo state anche bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi e le parole per raccontarsi, se non quelle stigmatizzanti”, ha aggiunto.
Leo Gassman si esibisce a torso nudo con bandiera pace
Leo Gassman, figlio di Alessandro Gassman, si è esibito a torso nudo sul palco del Concerto del Primo Maggio insieme alla madre Sabrina Knaflitz, attrice italiana. “Grazie raga, viva la pace”. L’artista si è esibito con la bandiera della pace in mano. Con lui anche tutti i componenti della band hanno suonato a torso nudo indossando sulla testa dei berretti colorati raffiguranti le facce dei Pokemon.
BigMama: “Fallire è qualcosa di prezioso, ti dà forza interiore”
Sul palco del Primo Maggio è il turno di BigMama, che prima della sua esibizione ha recitato un monologo sul rapporto tra i giovani e le difficoltà della vita. “Noi siamo figli di questa generazione di estrema paura per cui sbagliare non è mai qualcosa di umano. Il fallimento è invece qualcosa di prezioso, ti aiuta a ragionare e ti porta ad avere quella forza interiore che io chiamo desiderio di rivalsa ed è la cosa più importante che ho”, ha detto l’artista. “La passione per la musica è stata più forte di questi giudizi, una fortissima spinta per continuare. Sbagliare è umano e fallire è prezioso, e la vostra ambizione un domani muoverà il mondo”, ha aggiunto.
Gualtieri: “Dall’anno prossimo torna in piazza San Giovanni”
“Siamo contenti di essere riusciti a realizzarlo qui, perché come sapete ci sono i lavori a piazza San Giovanni, ma dall’anno prossimo sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì o comunque dove i sindacati sceglieranno. L’importante è che adesso questa macchina sia riuscita a realizzare questo bellissimo evento. Vedo tantissimi giovani, tantissimi ragazzi e tanti artisti, è una bella giornata di festa, per il lavoro e per i diritti”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel backstage del concerto del Primo Maggio che quest’anno si tiene eccezionalmente al Circo Massimo a causa dei lavori in corso a piazza San Giovanni.
Giusy Ferreri: “Non ho potuto esibirmi come volevo”
“Siamo orgogliosissimi di avere esordito con il primo live. Purtroppo per il temporale che c’è stato, le pedaliere non partivano, avremmo avuto anche una piccola parte orchestrale che avrebbe reso ancora più bello il brano, ci siamo divertiti un sacco, è venuta una versione più grezza. Ma tutto sommato ci può anche stare, speriamo di avere altre occasioni. Non ho potuto esibirmi come volevo”. Così Giusy Ferreri nel backstage del Concertone del Primo Maggio commenta i problemi tecnici nell’esibizione con il suo nuovo progetto rock, i Bloom.
Ermal Meta a gruppo lavoratori: “È grazie anche a voi se siamo qui”
Sul palco del Concertone è salita una rappresentanza dei lavoratori che rende possibile l’allestimento dell’evento. “È grazie anche a voi se oggi questo evento è possibile e noi siamo qui”, ringrazia Ermal Meta, conduttore del Concertone insieme a Noemi.
Concertone interrotto alcuni minuti per pioggia
Concerto del Primo Maggio interrotto per alcuni minuti a causa della pioggia che si sta abbattendo sulla Capitale. Si stava esibendo Bloom quando c’è stato lo stop. In questi minuti sul Circo Massimo c’è un vero e proprio nubifragio. Il concerto del Primo Maggio è interrotto dopo pochi minuti a causa della pioggia. “Ci sono stati dei problemi che i nostri tecnici stanno risolvendo”, ha detto al pubblico Ermal Meta.
Concertone in tilt, Ermal Meta suona sul palco ‘Halleluja’ ed esce il sole
“Purtroppo al cielo che ci guarda non possiamo fare nulla. I nostri tecnici stanno cercando di risolvere un problema che appare essere più grave di quello che poteva essere, Cercheremo di prendere un po’ di tempo. Dobbiamo avere un po’ di pazienza. Se volete vi suono una canzone con la chitarra acustica”, ha detto Ermal Meta ai pochi spettatori rimasti sotto il palco. Ha intonato ‘Halleluja’ con la sua chitarra e mentre cantava con i ragazzi del pubblico è uscito il sole tra le nuvole.
Ermal Meta apre Concertone: “Piove ma poteva anche nevicare”
“Ragazzi poteva anche nevicare, è andata bene”. Così Ermal Meta conduttore insieme a Noemi, ha dato inizio al Concerto del Primo Maggio, al Circo Massimo, sotto una pioggia battente.
Terminato opening Concertone, sotto pioggia in cinquemila in attesa del via
Con le esibizioni di Cioffi, Albe, Gaudiano e Irbis è terminato l’opening del Concertone del Primo Maggio condotto da Big Mama, ancora non visibile, per il momento, in piattaforma. Problemi infatti per la diretta su Raiplay. Gli unici aggiornamenti video sono apparsi sui profili social del Primo Maggio. Oltre cinquemila le persone che sotto la pioggia hanno iniziato a riempire il Circo Massimo.
In tenda il giorno prima aspettando il Concertone
Dalle tre del pomeriggio di ieri aspettando il Concertone. Alcuni degli spettatori che hanno fatto il loro ingresso al Circo Massimo, dove è stato allestito per la prima volta il Concerto del Primo Maggio, sono reduci da una ‘maratona’ fatta di lunghe ore di attesa. C’è chi, proveniente dalla Calabria e dalla Puglia, ha dormito in tenda o per terra nei pressi della struttura. “La pioggia non ci ha fermato, siamo qui per Ultimo, Geolier”, hanno detto poco prima dell’apertura dei cancelli.
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