L'attore doppierà la lucertola sua omonima in un film d'animazione musicale in uscita il 21 novembre 2023

Edoardo Leo dà voce a…Leo. L’attore è il doppiatore italiano del suo omonimo che dà anche nome al film d’animazione musicale disponibile su Netflix dal 21 novembre 2023 in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. La commedia animata segue le avventure della vecchia lucertola Leo alle prese con i problemi dei giovani studenti di una scuola elementare della Florida. Ormai da decenni la stanca lucertola settantaquattrenne è intrappolata nella stessa classe di una scuola in compagnia di una tartaruga. Quando scopre che gli resta solo un anno da vivere, Leo pianifica la fuga per provare l’ebbrezza della vita all’esterno, ma rimane coinvolto nei problemi che preoccupano gli studenti, inclusa una supplente incredibilmente perfida. La sua lista dei desideri si farà alquanto strana, ma completarla sarà un compito sorprendentemente gratificante. Nella versione italiana, Leo subentra ad Adam Sandler che doppia il protagonista nella versione originale.

“Non capita sempre nella vita che un personaggio si chiami come te e ho pensato: non posso non farlo. Poi quando l’ho visto a maggior ragione: l’idea di fare una cosa così distante, un vecchietto di 74 anni e in più una lucertola che è un animale onestamente poco praticato dall’animazione, mi sembrava un unicum”, dice Edoardo Leo a LaPresse. “Mi sono divertito da quando ho trovato ‘questa voce qui'”, aggiunge l’attore dando un assaggio della voce con cui interpreta la lucertola. “Non è stato semplicissimo perché poi con questa voce dovevo pure cantare. Abbiamo iniziato doppiando la prima parte del film, poi a un certo punto la voce si è talmente definita che abbiamo continuato e io poi ho ridoppiato la prima parte perché avevo capito delle cose in più . Insomma, c’è stato un lavoro tecnico molto approfondito, ma quando c’è quel clic e capisci che quella è la voce giusta è un divertimento. Ne ho provate tante, l’ho fatto prima da solo ascoltando dei sample di Adam Sandler, l’ho fatto a casa per conto mio e poi sono andato in sala e abbiamo provato tutto in una giornata. Da quel momento in poi è stato molto divertente”.

Non è la prima volta che Leo si cimenta in un doppiaggio nell’animazione: “E’ stato diverso dal Re Leone -spiega ricordando la sua precedente esperienza-, Timon aveva altre difficoltà compresa quella di scontrarsi con un grande classico e quindi con il paragone con le voci precedenti”. “Io -aggiunge- spero che questo possa diventare un piccolo cult, di sentire qualche bambino che mi dice: per favore, mi fai la voce di Leo?”. Non è nemmeno la prima volta che Leo lavora con Netflix, un sodalizio che porterà ad altri progetti: “Dopo il clamoroso successo di ‘Era Ora’, quest’anno il film non in lingua inglese più visto nel mondo -rimarca l’attore riferendosi al lungometraggio di Alessandro Aronadio- con Netflix Italia stiamo pensando di proseguire questo rapporto e di fare altre cose. Poi ci sarà una serie che ho già girato e che uscirà su Rai1 nel 2024, ‘Il clandestino’, ed è la prima lunga serialità vera che io ho fatto negli ultimi 15 anni. Anche questa l’ho fatta in collaborazione con Netflix”.

Alle porte c’è anche una lunga tournée teatrale con lo spettacolo ‘Ti racconto una storia‘, che Leo riporta in scena dopo una pausa: “Quest’anno ho deciso di fermarmi, ero arrivato a maggio dell’anno scorso un po’ stanco e saturo. A un certo punto bisogna avere il coraggio di dire: ok basta. E per un anno ho deciso di non vedere più un camper, un camerino, niente. Ora farò quasi 60 date in tutta Italia. Mi serve, mi rigenera e mi fa stare bene”. Più complicato strappare a Leo, tifoso romanista, un parere sul derby a reti inviolate dei giallorossi con la Lazio e sulle recenti prestazioni della squadra di José Mourinho: “Grazie, il tempo a disposizione è terminato…”, dice, sorridendo, l’attore. 

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