Il prestigioso premio assegnato dall'Associazione della Stampa Estera in Italia
‘Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato‘ del regista Emanuele Imbucci e prodotto da Marco Durante, presidente di LaPresse, in collaborazione con Rai Documentari, si è aggiudicato il premio come miglior documentario al Globo d’oro 2023, la 63ma edizione di uno dei premi più antichi del cinema italiano, assegnato dall’Associazione della Stampa Estera in Italia, allestita nei giardini dell’Accademia Tedesca di Roma, a Villa Massimo.
L’opera su Gianni Agnelli, per 50 anni protagonista della vita economica e sociale italiana e non solo, è stata realizzata a vent’anni dalla scomparsa dell’Avvocato e traccia un ritratto privato e inedito di una vita densa e ricca (dalla partecipazione alla Seconda guerra mondiale alla dolce vita in Costa Azzurra, dalla presa del comando in azienda alla sfida al terrorismo con la decisione di non andarsene da Torino) che fa luce sulla dimensione personale e intima di Gianni Agnelli grazie alle testimonianze originali di familiari, amici, collaboratori, storici, operai e giornalisti.

Marco Durante e Ginevra Elkann al Globo d’Oro
“Grazie a Marco Durante che con LaPresse mi ha avvicinato a questo progetto, ha conosciuto per tanti anni l’avvocato Agnelli, e grazie a Rai Documentari. È stata un’occasione per me di riconoscere e costruire una storia partendo da un personaggio che aveva sfumature di tutti i tipi. La cosa bella è raccontare l’umanità di questo personaggio e per questo ho ringraziato uomini e anche donne, in particolare Ginevra Elkann e tutta la famiglia Elkann che ci hanno regalato con generosità tante cose sulla storia del loro nonno. Lo dedichiamo a tutte le donne, all’umanità delle persone che ci raccontano la loro storia“, ha dichiarato il regista Imbucci dal palco della premiazione.
Durante: “Dedico Globo d’Oro per docu-film Agnelli all’Avvocato”
“Questo è il riconoscimento più importante che abbiamo avuto noi di LaPresse. È quattro anni che abbiamo investito sulla parte televisiva. E’ il primo premio di un documentario importante. Lo dedico all’Avvocato”. Così Marco Durante, presidente di LaPresse, produttore del docu-film ‘Gianni Agnelli, in arte l’Avvocato’ che ha vinto il Globo D’oro come miglior documentario, premio assegnato dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia nella cornice dell’Accademia Tedesca di Roma, a Villa Massimo.
“Sono molto legato personalmente all’Avvocato. Ho vissuto con l’Avvocato, l’ho conosciuto molto bene, lo chiamavo Giovanni contrariamente a chi lo chiamava Gianni, e ho vissuto con donna Marella. Per me è stato un momento emozionante fare questo documentario”, ha aggiunto. “Senza di lui non sarei quello che sono, se non avessi conosciuto donna Marella, non avrei imparato l’educazione e se non avessi incontrato l’Avvocato Agnelli probabilmente non sarei l’uomo che sono adesso con la cultura e l’esperienza che ho avuto”, ha proseguito.
“Devo dire grazie al regista che ha fatto un ottimo lavoro senza dimenticare i tre fratelli Elkann e soprattutto Ginevra Elkann che è venuta alla cerimonia di premiazione. Ha fatto una recitazione spontanea e bellissima. Sono felice, tutto questo non è un premio che va a me ma a LaPresse, non c’è giorno che non facciamo un passo in avanti, ancora uno indietro non lo abbiamo fatto. Ormai viene automatico, non viene da me ma dalla macchina che abbiamo creato, e questo mi crea orgoglio. Questo premio arricchisce tutti le donne e gli uomini di LaPresse che hanno contribuito in ogni momento e ogni ora della loro giornata ad essere leader sul mercato”, ha concluso.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata